PALERMO – “Abbiamo evitato che il governo, soltanto per un’esigenza propagandistica, portasse in aula un ddl di istituzione dei liberi consorzi dei comuni, in luogo delle attuali province, il quale avrebbe creato confusione istituzionale e aumenti dei costi della Cosa pubblica”. Lo dice il vicepresidente del gruppo Pdl, Marco Falcone, dopo la conferenza dei capigruppo durante la quale si è deciso soltanto su una norma transitoria, in attesa, come sottolinea Falcone “di un attento esame delle sfaccettate problematiche che la riforma della province comporta”. “Siamo consapevoli – riprende – che occorra superare l’attuale sistema ma che dobbiamo creare un ente intermedio nel cui corpus vengano convogliate le competenze di numerosi altri organismi, quali Iacp, Consorzi di bonifica, Ato idrici e rifiuti, ormai praticamente bolliti. Un nuovo ente, dunque, che sia più vicino ai cittadini e che, fra le conseguenze dirette, sia foriero di una reale riduzione dei costi”.
Interviene in merito al ddl che abolisce le Province anche il capogruppo di Cantiere Popolare: “Leggo di commenti trionfalistici da parte del presidente Crocetta – dice Toto Cordaro – e di eminenti rappresentanti della sua maggioranza in Ars circa la legge sull’abolizione delle Province. Spero, intanto, ciò non significhi che anche in Assemblea sia prevalso il principio dell’annuncio rispetto a quello della realtà dei fatti. Sono soddisfatto per il fatto che l’Assemblea abbia recuperato centralità rispetto ai talk show in cui il presidente Crocetta aveva testualmente affermato ‘Domani abolisco le province”. Evidentemente qualcuno gli avrà spiegato che questo può accadere solo per via legislativa’. Cordaro prosegue sottolineando quello che, a suo avviso, è un punto debole del disegno di legge: “Constatiamo pressapochismo. Infatti la legge finanziaria nazionale 2012 ha valore sovraordinato e ha stabilito che in periodi di vacatio debbano esserci i presidenti in carica e non come dice Crocetta, prefetti e viceprefetti. La nostra autonomia si scontra con un principio costituzionalmente garantito. E’ certo che se questo fossero i termini del ddl il commissario dello Stato impugnerebbe la legge, che, non potendo essere promulgata, determinerebbe che il 26 maggio si andrebbe al voto nelle stesse condizioni di oggi”.
Positivo il commento del Movimento 5 Stelle. “Condividiamo il percorso stabilito in conferenza capigruppo all’Ars per l’abolizione delle Province e la sostituzione con i liberi consorzi tra comuni, un punto del nostro programma”, ha detto il capogruppo dei 5stelle e il vice presidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri e Antonio Venturino, a conclusione della conferenza dei capigruppo, alla quale ha partecipato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Ma proprio contro i “grillini” e il loro rapporto privilegiato con il governatore, si scaglia Nello Musumeci: “Crocetta è un presidente ostaggio dei grillini, ha la pistola puntata alla tempia, ovviamente metaforicamente. I grillini toccano il fuoco senza bruciarsi. Il ‘modello Sicilia’ è il modello dell’estorsione politico-amministrativa”, ha detto Musumeci, conversando con i cronisti all’Ars. Per Musumeci “i grillini stanno dentro il sistema, ma non sono né carne né pesce”.