Provincia in crisi | Chiudono le scuole - Live Sicilia

Provincia in crisi | Chiudono le scuole

La Provincia di Trapani ha i conti in allarme rosso. E le conseguenze sono visibili.

TRAPANI- L’obiettivo del commissario straordinario della Provincia, Darco Pellos, è di evitare il dissesto finanziario dell’ente ed ha avviato una durissima politica dei tagli che ha colpito tre istituti scolastici. Il Liceo Linguistico “Del Giudice” di Marsala, quello Artistico del Design, Istituto d’arte sezione Corallo e l’Istituto Professionale Ottici di Trapani chiudono i battenti. La Provincia non è più in grado di garantire il sostegno finanziario per la loro gestione. La scuola marsalese è finita nel bilancio dell’ente nel 2000. Per quanto riguarda gli ottici si va indietro al 1989 quando il consiglio provinciale istituì i nuovi corsi di studio. C’era anche quello per odontotecnici che nel 1994 venne sostituito con la scuola d’arte del corallo.

Il commissario Pellos s’è fatto ragione con i numeri. Otti e Corallai costano 1.010.000 euro all’anno. I due istituti professionali avrebbero avuto 155 studenti per l’anno scolastico 2013/2014, a cui si sarebbero aggiunti 28 professori e 3 unità del personale Ata. Il Linguistico “Del Giudice” costava 912.000 euro, con 132 alunni, 35 docenti e 2 dipendenti Ata. Il commissario – nella delibera che ha messo la parola fine sulle scuole in questione – ha fatto rilevare che nel 2012 il trasferimento regionale è stato di 163.000 euro. Una spesa che la Provincia non è nelle condizioni di sostenere in nessun modo. Studenti e professori hanno manifestato davanti alla sede della Provincia. Hanno anche incontrato il commissario.

Ma Pellos non ha potuto che presentare il quadro economico generale che è da allarme rosso. Dalla Regione non sono mai arrivati segnali positivi. Lo stesso Pellos nelle sue audizioni nelle commissioni dell’Ars ha segnalato il problema. La Cgil è sul piede di guerra e punta a tutelare i lavoratori ed il diritto allo studio. Per il segretario provinciale Mimma Argurio “Questa decisione rappresenta un duro attacco al diritto al lavoro per tutto il personale che, per anni, ha garantito il buon funzionamento delle scuole e che oggi, essendo precario, sarà estromesso dal mondo del lavoro senza alcun sostegno al reddito. Inoltre, gli studenti saranno costretti ad interrompere gli studi ed a scegliere indirizzi formativi che nulla avranno a che fare con quanto finora appreso”. Il sindacato potrebbe impugnare la delibera del commissario. La verifica è in corso. Per gli studenti s’avvicina comunque il momento di una nuova scelta. Potranno frequentare le scuole statali che prevedono i loro indirizzi formativi. L’ha confermato il Ministero della Pubblica Istruzione.


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