CATANIA -Non si fermano le reazioni e le note sull’approvazione del Pua e su quello che potrebbe comportare, per alcuni, la realizzazione del complesso immobiliare Stella Polare. Di seguito i comunicati dei Verdi e di Sel.
“Come è noto, il Consiglio comunale sul PUA è andato contro le indicazioni del CRU riproponendo più cementificazione per la zona Sud di Catania. Il Consiglio comunale di Catania ha così dimostrato di puntare al solito vecchio modello di sviluppo basato sul cemento che, negli scorsi anni, ha distrutto il territorio siciliano creando disoccupazione e disastri ambientali.
Quali sono le più belle e ricercate spiagge della Sicilia? Vendicari, lo Zingaro, Siculiana. Sono aree protette salvate a volte all’ultimo istante dalla cementificazione selvaggia. Oggi sono mèta di attrazione di centinaia di migliaia di turisti provenienti anche dall’estero. Il cemento è uguale dappertutto e nessun turista farebbe migliaia di chilometri per vedere quello che può trovare sottocasa o a prezzo stracciato nei paesi emergenti. L’Italia ed in particolare la Sicilia deve puntare sulla sua diversità, sui suoi beni storici, sulla bellezza e peculiarità dei suoi territori, sulla qualità degli interventi e non sulla stessa stereotipata offerta turistica che si può trovare identica in tutto il mondo, o addirittura a prezzi più bassi laddove stanno distruggendo l’ambiente.
Speravamo da parte del Consiglio comunale un ulteriore miglioramento di un PUA che prevede già troppo cemento. Cosa che non porterà sviluppo alla città ma solo soldi a pochi grandi investitori. Inoltre tale variante a dispetto di quanto previsto dal CRU porterà ad un possibile allungamento dei tempi, dimostrando anche la poca lungimiranza di chi ha approvato tali modifiche.
Come Verdi non possiamo che condannare tale atteggiamento del Consiglio comunale dannosissimo per l’intera città e per un suo sviluppo equilibrato che vada a favore del vero sviluppo, della vera occupazione che dura per sempre, non quella che dura pochi mesi e che distrugge il nostro paesaggio e il nostro patrimonio culturale e ambientale. Tenuto conto che non si è tenuto conto del parere del CRU come Verdi chiederemo all’Assessorato regionale territorio e ambiente di rigettare il progetto per renderlo compatibile con il territorio circostante e coerente con un progetto di sviluppo del territorio realmente eco compatibile.
L’intervento di Sel. “Mercoledì sera si è ricostituita in consiglio comunale, finalmente alla luce del sole, la maggioranza di centrodestra che ha tragicamente mal governato Catania negli ultimi 10 anni, con i sindaci Scapagnini e Stancanelli. Il sindaco Bianco deve così prendere atto della fine della sua anomala maggioranza e delle contraddizioni insanabili che, fin dai primi giorni di governo della città, hanno determinato l’abbandono dei nostri quartieri e l’ingovernabilità del nostro territorio, con la cocente delusione di quei tanti elettori che avevano nutrito una speranza di cambiamento.
E’ gravissimo che il consiglio comunale non si sia uniformato alle indicazioni del Consiglio Regionale dell’Urbanistica che ha il compito istituzionale di esaminare le varianti urbanistiche dei comuni e di esprimere parere tecnico-giuridico sulle decisioni che interessano la gestione del territorio siciliano. La nuova maggioranza del consiglio comunale, quindi, si è piegata agli interessi speculativi contro ogni politica di difesa del territorio, relegando la cosa pubblica ad una “roba” di pochi, merce di scambio elettorale e finanziaria.
Ci si ostina così a destinare una delle residue aree di pregio alla speculazione edilizia, pur nella evidente consapevolezza che scelte di questo tipo non hanno mai creato nella città nessun posto di lavoro, mettendo così a rischio la vocazione turistico-ambientale del nostro territorio, che da anni è meta di tante presenze italiane e straniere, in costante aumento per la sua bellezza ed integrità. Sinistra Ecologia Libertà si opporrà strenuamente alla decisione della nuova maggioranza del consiglio comunale.
Lo farà nelle sedi istituzionali, in quelle giudiziarie e nelle piazze, denunciando le irregolarità e le scelte illegittime che stanno a monte del provvedimento relativo al PUA, che proprio lo stesso Consiglio Regionale dell’Urbanistica aveva evidenziato.