CATANIA – Nessuna sorpresa nell’asta per Pubbliservizi. Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, l’unica azienda interessata ad acquisire Pubbliservizi è risultata la neonata Scmc. L’azienda speciale nei giorni scorsi ha perfezionato le procedure sindacali per assumere i 331 lavoratori dell’ex azienda di servizi. Ora la parola passa al tribunale, prima degli accordi definitivi.
Pubbliservizi Catania: l’asta
La procedura d’asta è scattata su impulso di Città metropolitana di Catania e dei curatori giudiziali di Pubbliservizi, per saggiare l’intenzione del mercato di acquistare l’intero pacchetto dell’azienda, inclusi i mezzi e i lavoratori.
Tra gli ultimi giorni di aprile e i primi di maggio, l’azienda speciale Scmc, Servizi città metropolitana di Catania, ha definito le modalità con cui i 331 lavoratori di Pubbliservizi passeranno alla nuova impresa. L’accordo raggiunto con i sindacati si basa sulla salvaguardia di tutti i posti di lavoro, ma con una riduzione dell’orario fino a fine 2023. Scongiurata la cassa integrazione.
Il vaglio del tribunale e la firma dei contratti
Anche se poco probabile, era sempre possibile che all’asta si presentasse qualche altra azienda interessata agli asset di Pubbliservizi, e dunque era necessario aspettare la scadenza dei termini per presentare le offerte. Oggi è arrivata la conferma: c’è un solo acquirente, la Scmc.
Al momento spetta al tribunale vagliare l’offerta di Scmc ed eventualmente accettarla. A quel punto si procederà con il passaggio vero e proprio , con un atto notarile tra i curatori giudiziali di Pubbliservizi e il vertice di Scmc.
Entro martedì 16, poi, dovrà avvenire la firma dei nuovi contratti, con cui i 331 lavoratori di Pubbliservizi saranno assunti da Scmc. Il termine è perentorio, dato che il 15 si conclude l’esercizio provvisorio di Pubbliservizi. Al tempo stesso, dovrà essere stipulato il contratto di servizio tra Scmc e Città metropolitana di Catania.