CATANIA – Il destino del Catania nelle parole di chi, sino a una decina di giorni fa, ne reggeva le sorti. Altra tappa in tribunale per Nino Pulvirenti. L’ex presidente del Catania è stato ascoltato, nella mattinata di mercoledì, dal pm Alessandro Sorrentino, dopo l’interrogatorio sostenuto nella giornata di lunedì con il gip Fabio Di Giacomo Barbagallo. Pulvirenti ha confermato il tentativo di comprare le cinque gare contro Varese, Trapani, Latina, Ternana e Livorno al prezzo di 100 mila euro ciascuna.
Il proprietario del club di via Magenta, inoltre, ha riferito al pm di avere avvertito la sensazione di essere stato raggirato dagli altri componenti del sistema che avrebbe truccato gli incontri tra aprile e maggio, per poi respingere nuovamente l’accusa di aver scommesso sulle gare accomodate per salvare il Catania dalla retrocessione in Lega Pro. L’interrogatorio, durato un paio d’ore, non ha dunque fornito agli inquirenti nessun sostanziale elemento di novità rispetto a quanto emerso in precedenza.
Pulvirenti, che lunedì era stato descritto molto provato per il caso esploso all’alba dello scorso 23 giugno, nel corso dell’interrogatorio sostenuto da Sorrentino – stando a quanto riferisce La Gazzetta dello Sport – sarebbe apparso decisamente più sereno, probabilmente rinfrancato dall’eventualità di un’imminente scarcerazione, la cui istanza verrà presentata nella giornata di oggi. Richiesta già avanzata dall’ex amministratore delegato Pablo Cosentino.
Qualche apprensione permane, invece, sul futuro del club sebbene sia stata presentata la domanda d’iscrizione al prossimo torneo cadetto, comunque da perfezionare. Possibile una penalizzazione. Il tutto, in attesa delle sentenze che verranno emesse dalla giustizia sportiva. E a proposito di verdetti, questi potrebbero giungere non prima di Ferragosto, se non addirittura dopo. Nonostante le assicurazioni di Tavecchio, appare complicato arrivare alla conclusione dell’affaire Catania in tempi strettissimi.
Tesi rafforzata dalle parole di Eduardo Chiacchio, legale del club rossoazzurro: “I tempi sono tutti da verificare – afferma a Radio Kiss Kiss – tuttavia ritengo che non si possa arrivare a sentenze definitive prima del 21 agosto”. Il che farebbe slittare l’inizio dei campionati di B e Lega Pro quasi certamente a settembre. L’eventualità di un declassamento nella terza serie è, allo stato attuale delle cose, inevitabile per la società di via Magenta; improbabile, invece, la concretizzazione dello scenario che costringerebbe il Catania a ripartire dai dilettanti.