PALERMO – Si riapre la partita dei punti nascita. La questione torna sul tavolo del ministero della Salute. Il governo Crocetta e il presidente della commissione Sanità Pippo Digiacomo (Pd) hanno concordato un incontro col sottosegretario Salvatore Adelfio Cardinale che si terrà sabato 27 aprile in Prefettura a Palermo . “E’ un primo risultato importante per la commissione – dice Digiacomo – dove c’è’ stato un confronto fitto e proficuo tra il governo e gli amministratori comunali. Le deroghe devono seguire criteri oggettivi”. Insomma, tutto da rifare. Nei giorni scorsi, infatti, il governo aveva “brindato” all’approvazione, in giunta, del “piano di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria” proposto dall’assessore Borsellino. Un piano che prevedeva, tra le altre cose, il mantenimento e la contestuale messa in sicurezza dei punti nascita di Lipari, Pantelleria, Mistretta, Bronte, Nicosia, Mussomeli e della casa di cura Attardi di Santo Stefano di Quisquina, che pure avendo un numero di parti annui inferiore a 500, presentano peculiari caratteristiche di isolamento territoriale o difficoltà di trasferimento dei pazienti alle strutture ostretico-ginecologiche più vicine.
Rimanevano fuori dal piano, però, altri punti nascita di zone disagiate. E non sono mancate le proteste degli amministratori dei luoghi interessati. La questione, così, è tornata all’attenzione della Commissione Sanità, che ha sancito, di fatto, un principio: “Le eventuali deroghe alla chiusura saranno legate a criteri oggettivi”. Criteri che verranno discussi, appunto, nell’incontro di sabato 27.
“Continuo a portare avanti la battaglia di un intero territorio- ha detto il deputato Pd Giovanni Panepinto – che chiede di salvare il punto nascita di Licata e di mantenere la deroga per quello di Santo Stefano Quisquina. La decisione di rivedere i criteri di assegnazione delle deroghe – ha aggiunto – è un primo risultato: è positivo che la struttura di Santo Stefano Quisquina abbia già ottenuto la deroga da parte del governo regionale, che ora difenderemo di fronte al Ministero. Al tempo stesso continueremo a lavorare per salvare il punto di Licata, un riferimento del quale sarebbe difficile fare a meno”.
Si dice “molto soddisfatto” un altro deputato del Pd, Mario Alloro: “Il diritto alla maternità – ha detto – deve essere garantito anche nei territori più disagiati. E’indispensabile rivedere il piano di soppressione redatto dall’assessorato, adottando criteri di scelta oggettivi affinché non vengano messi in atto disparità di trattamento che penalizzino ulteriormente territori disagiati”.
“La decisione dell’intervento del sottosegretario di Stato alla salute, Elio Cardinale, per la questione dei punti nascita siciliana – ha commentato il deputato del gruppo Pdl Salvino Caputo – è una notizia che conforta perché solo intervento del governo nazionale potrà risolvere un problema che il Governo Crocetta non ha né saputo affrontare né saputo risolvere”.