Qanat| la Palermo del sottosuolo - Live Sicilia

Qanat| la Palermo del sottosuolo

Coadiuvati dalle guide speleologiche dell’associazione Le Taddarite, visita al Qanat situato presso la Villa Savagnone nell’area del Fondo Micciulla

Palermo – La città di Palermo è nota per le sue plurimillenarie stratificazioni storiche che ovunque ne caratterizzano il paesaggio urbano così del centro storico come delle periferie. Arcinote sono le fiorite espressioni di quel momento unico che si raggiunse con il sincretismo del cosiddetto stile arabo-normanno, un periodo pregno di bellezza, benessere e tolleranza quali forse non si raggiunsero più in Sicilia.

Una delle più importanti e suggestive tracce di quel momento storico, pur essendo ancora in parte conservata e addirittura funzionante, non è dato osservarla in qualche vicolo o piazza della città, semplicemente perché fu realizzata e si trova ancora nel suo sottosuolo. Si tratta dei “qanat”, gallerie scavate nei teneri strati di calcarenite giacenti sotto Palermo e le sue campagne secondo una sapiente tecnica persiana che gli arabi impiantarono durante la loro dominazione in Sicilia (X-XI sec), che permetteva di sfruttare al massimo le risorse idriche e a vantaggio di tutta la cittadinanza.

Sono chilometri e chilometri le condotte ascrivibili a quell’epoca e in larga parte inaccessibili o danneggiate irrimediabilmente, ma qualcuna di esse è stata, con pazienza e perseveranza, reso fruibile alle visite, come il qanat di Fondo Micciulla ad Altarello di Baida. Il qanat che visiteremo coadiuvati dalle guide speleologiche dell’associazione Le Taddarite, è situato presso la Villa Savagnone nell’area del Fondo Micciulla, una antica proprietà nobiliare confiscata negli anni ’80 del secolo scorso ad un boss mafioso e oggi affidata agli scout Agesci.

All’interno del fondo sorgeva anche il caseggiato settecentesco ed una suggestiva camera dello scirocco, quest’ultima ancora esistente e punto di ingresso per il qanat. L’esplorazione del condotto, tuttora percorso da un copioso flusso idrico, è di grande suggestione e si protrae per alcune centinaia di metri da percorrere con l’ausilio di caschetti da speleologia con illuminazione. La visita del qanat è un tassello irrinunciabile per chi vuole riscoprire il “lato oscuro” della millenaria e affascinante storia di Palermo. Le visite sono organizzate ad intervalli di 40 minuti l’una dall’altra, con un massimo di 10 partecipanti per turno. Per partecipare occorre prenotare indicando il turno di visita (orario turni 9.00, 9.40, 10.20, 11.00, 11.40 e 12.20), chiamando il numero 392.6502214 o scrivendo a eduardo@silenecoop.org.


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