PALERMO – Talento in attesa di sbocciare. E’ questo l’identikit che presidente, tifosi e addetti ai lavori hanno tracciato per identificare Robin Quaison, centrocampista svedese arrivato in estate al Palermo. E lui non intende disattendere le aspettative dell’ambiente rosanero: “Le parole di stima del presidente Zamparini fanno piacere. Vuole che diventi famoso come Pastore e Cavani; io non ho paura, ci proverò – spiega al Corriere dello Sport -. La mia stagione sarà positiva e anche quella della squadra. Il fatto di avere vinto a Milano dimostra che ne abbiamo le capacità. La concorrenza tra i compagni è forte, difficile trovare posto. Significa che devo lavorare di più per migliorarmi. Se siamo in tanti a lottare, ne guadagna la squadra”.
“Ho scelto Palermo come trampolino di lancio per la serie A, campionato che amo, e per il mio futuro – prosegue Quaison –. L’Italia esercita da sempre fascino su di me. Palermo mi sembra unica nella sua identità. Iachini mi vede anche come seconda punta. E’ attento ad ogni dettaglio, vuole entrare nei particolari, nulla gli sfugge, ed è duro. Ordinato e preciso come me. Contro l’Udinese inseguiamo il tris. Con una rete di Quaison se vuole Dio. Questa è una squadra che mi piace. Nonostante sia nuovo, tutti mi hanno dato una mano a capire che è un calcio più tattico, più fisico, più intenso. Niente a che vedere con quello svedese”.

