"Qualcuno vuole imbavagliare le piccole realtà dell'informazione" - Live Sicilia

“Qualcuno vuole imbavagliare le piccole realtà dell’informazione”

Il duro commento del presidente di Libera Impres sull'esclusione di alcune tv locali dalla pianificazione delle frequenze.

“L’informazione è il sapere, la conoscenza, la divulgazione culturale, sociale, la democrazia e la libertà”, Così il presidente dell’Associazione Libera Impresa Rosario Cunsolo interviene dopo la scomparsa di alcune Tv locali dopo il riordino delle frequenze. Gli editori dell’Emittente Video Star di Biancavilla hanno inviato una missiva all’associazione spiegando come mai da alcuni giorni sono scomparsi dai palinsesti televisivi. “Leggendo la lettera che ci ha inviato Videostar, questi contenuti sono assenti, ci rattristano, ci portano indietro nel tempo, quando l’informazione era controllata e manipolata dai governi dittatoriali e fascisti. Siamo nel terzo millennio? Forse no – commenta duramente Cunsolo – qualcuno vorrebbe imbavagliare le piccole realtà informative, applicando una tassa onerosa e pesante per l’utilizzo delle frequenze che fino a ieri erano libere discriminando in questo caso chi non è in grado di pagare. E’ un imbavagliamento con il metodo mafioso? Forse Scegliere di far trasmettere una emittente piuttosto che un’altra che cos’è? Imporre un prezzo per la frequenza significa privilegiare chi è economicamente in grado di sopportarla? E chi non riesce esce fuori dal sistema? Ricordo a chi ci legge che l’informazione è libera e gratuita ed è regolamentata dagli articoli : 3 e 21 della Costituzione Italiana. In particolare l’articolo 21 recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” 

Riteniamo che i nostri amministratori politici – conclude Cunsolo – stiano ancora una volta violando la Costituzione Italiana e per questi motivi che l’Associazione Antiracket Antiusura Libera Impresa avalla la lettera sfogo che abbiamo ricevuto da questa emittente”.

Ecco la lettera inviata dagli editori di Video Star all’associazione Antiracket Libera Impresa: “Gentilissima associazione, chi scrive è Alfredo Ranno, Presidente dell’emittente televisiva “Video Star” con sede a Biancavilla in provincia di Catania, una delle emittenti tagliate fuori senza pietà dal nuovo piano che riguarda la pianificazione delle frequenze. La volevo informare della situazione venutasi a creare. Il non avere previsto il secondo livello nella provincia di Catania ha di fatto sterminato tutte le tv locali presenti nel catanese. È inaccettabile che una provincia così importante come quella di Catania sia stata completamente esclusa dal nuovo riordino delle frequenze televisive. In Sicilia le emittenti più grandi, grazie ad un Bando del MISE stanno continuando ad essere viste dai telespettatori mentre una settantina di emittenti di dimensioni medio-piccole (di cui circa quaranta solo nel versante orientale) non hanno avuto questa possibilità. La nostra emittente, Video Star, era presente nel territorio da ben 36 anni. Lo scorso 8 aprile abbiamo “festeggiato” l’anniversario mentre il 28 aprile abbiamo dovuto celebrare il funerale. È una perdita per la comunità tutta che è rimasta incredula dell’accaduto. Si è creato un danno soprattutto a disabili e anziani che impossibilitati ad uscire da casa potevano contare sulla nostra emittente per poter seguire le varie manifestazioni culturali, religiose, sportive e soprattutto l’informazione del nostro tg “Star News” in onda ininterrottamente dal 1991. Quanto accaduto per scelta dello Stato è un grave danno per la pluralità dell’informazione! Inoltre sono stati perse molteplici professionalità costruite nel tempo con numerosi licenziamenti di giornalisti, tecnici, operatori danneggiando pesantemente anche all’indotto che ruota attorno. Una delle “scuse” dello Stato è quella che non ci sono frequenze disponibili. Noi pensiamo invece che le frequenze ci sono e che si tratti solo di una INSPIEGABILE volontà politica. Inoltre fa male al cuore vedere che sono stati ammessi a trasmettere diversi canali televisivi che propongono al pubblico solo trasmissioni dedicate alla cartomanzia, al gioco del Lotto e all’erotismo. Inoltre diversi di questi canali sembrano doppioni. Insomma scelte veramente inaccettabili. Un emendamento al decreto Milleproroghe (all’art. 1, comma 11-quater), approvato il 24 febbraio 2022, ha consentito l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale possono partecipare i soggetti coinvolti nella “riassegnazione” delle frequenze, per poter trovare possibili soluzioni. Ad oggi però non è stata ancora fissata alcuna convocazione del suddetto tavolo tecnico, nonostante le emittenti siciliane abbiano identificato delle proposte risolutive da poter illustrare, e pertanto ci si chiede se ci sia la reale intenzione di risolvere il problema? Tutto questo per noi rappresenta una vera e propria ingiustizia. Ringraziandola per un suo eventuale interessamento voglia gradire i miei più cordiali saluti”. 

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