CATANIA – Almeno non è il fanalino di coda, conquistato da Napoli. Una magra consolazione quella della città di Catania che nell’ormai tradizionale classifica stilata dal Sole24Ore “Qualità della vita 2013 nelle province italiane” si aggiudica la 101esima posizione. (107 in totale le città analizzate dal quotidiano finanziario). La provincia alle falde dell’Etna fa uno scivolone perdendo in un anno ben 11 posizioni. Ma ad essere bocciato è l’intero Meridione d’Italia, mentre le province del Trentino Alto Adige sono sul podio, oro per Trento e argento per Bolzano. E’ tutto il Sud, infatti, ad occupare la parte bassa della graduatoria. Una consuetudine che si ripete: quest’anno gli ultimi 20 gradini, sono occupati da province siciliane, pugliesi, calabresi e campane. Palermo è penultima.
La ricerca è stata stilata in base a 36 parametri, raggruppati in sei macro-aree: Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi ambiente e salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Non era certo necessaria una classifica per comprendere lo stato delle cose, ma vedere Catania in fondo, tra le peggiori, forse smuoverà chi di dovere. Questi dati dovrebbero diventare per le amministrazioni locali un punto di analisi per programmare una politica efficace volta a migliorare le condizioni di vivibilità partendo proprio dal capoluogo etneo. L’esame è tra 12 mesi, vedremo Catania quale posizione occuperà.