"Quella mostra offende" | Polemica su Nitsch a Palermo - Live Sicilia

“Quella mostra offende” | Polemica su Nitsch a Palermo

Con una petizione lanciata sul web dal palermitano Antonio Leto, che ha già raccolto 8 mila firme, migliaia di persone richiamando la "Dichiarazione universale dei diritti degli animali" dell'Unesco chiedono al sindaco di Palermo Leoluca Orlando di annullare l'evento.

La petizione
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PALERMO- Mancano 18 giorni all’inaugurazione della mostra dell’austriaco Hermann Nitsch, a Palermo, ma è già polemica. Non piace agli animalisti che le opere dell’artista, che usa immagini di animali squartati, corpi umani crocifissi e imbrattati di sangue, facciano tappa in città dal 10 luglio al 20 settembre, nello spazio espositivo comunale dello Zac, ai Cantieri culturali della Zisa. Con una petizione lanciata sul web dal palermitano Antonio Leto, che ha già raccolto 8 mila firme, migliaia di persone richiamando la “Dichiarazione universale dei diritti degli animali” dell’Unesco chiedono al sindaco di Palermo Leoluca Orlando di annullare l’evento. A febbraio scorso anche, a Città del Messico, l’artista Hermann Nitsch, teorizzatore de “Il Teatro delle Orge e dei Misteri”, avrebbe dovuto tenere una mostra: l’appuntamento venne annullato, facendo gridare alla censura, dopo una petizione sul web.

Per Antonio Leto, 43 anni che dal 2013 e componente del consiglio internazionale danza dell’Unesco “difendere gli animali sembra marginale ma in realtà equivale a difendere i più deboli”. Leto quattro giorni fa ha promosso una petizione sul web per chiedere al sindaco di Palermo Leoluca Orlando di annullare la mostra di Nitsch. 11 mila persone l’hanno sottoscritta; circa 3 mila hanno firmato nelle ultime due ore. “Un mese fa – racconta l’artista – ho scritto una lettera al sindaco di Palermo sul tema della mostra, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Questa amministrazione dice di essere amica dell’Unesco e si sta spendendo molto per ottenere dei riconoscimenti proprio dall’Unesco. Non si capisce come mai tentenni sul rispetto della convenzione del ’78 sui diritti degli animali, che è una norma etica dell’Unesco. Dal momento che l’amministrazione tiene alla considerazione che l’organizzazione mondiale ha di Palermo, rispetti le dichiarazioni di principio codificate dall’Unesco e annulli la mostra di Nitsch”.


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