Forse per il forte vento dei giorni scorsi. Forse per un atto vandalico. La causa non si sa, ma a piazza Don Bosco due rami di una palma restano piegati su se stessi, in attesa che qualcuno si accorga di loro. Servirebbe solo un colpo di cesoie. E invece, a quanto pare, la soluzione migliore sembra essere quella di far passare un nastro rosso e bianco attorno all’albero, attraverso le foglie della pianta vicina e legare il tutto ad una panchina. Ecco. Il gioco è fatto. Un’altra stranezza nel centro di questa città, in una piazza gremita di bambini, con i palazzi imbrattati da colori sbiaditi e turisti che scattano foto, portando con sé l’immagine di una Palermo ricca di tesori ma sciatta e poco curata.
Basta spostare lo sguardo poco più in là, vicino a quelle frasche che giacciono sulla panchina. Giace qualcun altro. Un clochard. La testa coperta dal cappellino di lana blu, la barba incolta, le mani sudicie. Avvolto nella sua coperta come i rami nel nastro rosso e blu. Nessuno si accorge di lui, e nemmeno della palma. Ma se un albero può resistere a pioggia e vento, per un uomo è più difficile. Cerca riparo per non morire di freddo. Non ha alternative. Se è fortunato trova posto sotto i portici di un noto negozio di abbigliamento, a due passi da un bar frequentato ogni giorno da centinaia di persone.