Anche il settore pubblico abbraccia ‘Quota 100’, la formula che consente di andare in pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 38 di contributi. Secondo i primi dati Inps, 8 dipendenti pubblici su 10 uscenti nel mese di agosto provengono dagli enti pubblici e dalla sanità. ‘Quota 100’ è operativa nel settore privato da aprile.
Il 55,1% delle domande di pensionamento con ‘Quota 100’ infatti arriva da Regioni, Comuni e Province, con un totale di 5.694 domande su 10.336 del settore pubblico. Segue la sanità con 2.344 (il 22,7%), di cui oltre 300 domande inoltrate da medici e veterinari, e oltre duemila da paramedici, amministrativi e tecnici, scrive Il Fatto Quotidiano. Solo alcune decine di domande, invece, per gli altri comparti del settore pubblico.
Al comparto più sostanzioso della pubblica amministrazione, la scuola, le porte di ‘Quota 100’ verranno aperte a settembre. Il ‘Decretone’, il provvedimento che disciplina la formula, ha previsto la possibilità di velocizzare le assunzioni per rimpiazzare le uscite negli enti locali e nella sanità: si possono immettere nuove leve anche in corso d’anno, per sostituire nell’immediato i neo pensionati.