Ritorna il Litoranea Festival: sostenibilità e cultura territoriale - Live Sicilia

Ritorna il Litoranea Festival: sostenibilità e cultura territoriale

Una settimana di musica all'insegna della valorizzazione personale e del territorio
EVENTI E MUSICA
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Litoranea Festival è un evento che nasce nel 2020 ma come festival prova a definirsi l’anno scorso, nel 2022,  proponendo una sorta di viaggio in quello che è il nucleo centrale della manifestazione, ovvero Portopalo. Il nostro scopo è quello di andare a creare delle vere esperienze che raccontino il territorio attraverso il fulcro principale che è la musica” racconta uno dei fondatori, Marco Loteta.

Il programma del festival

Il Litoranea Festival è quindi pronto a tornare – dal 2 al 6 agosto 2023 – nella costa più a sud della Sicilia per puntare i riflettori su sostenibilità e cultura territoriale del luogo. La caratteristica del festival è quella sicuramente di accompagnare i partecipanti in tutta la giornata, proponendo attività di carattere culturale come le iniziative di “Clean up”, la “Datterino experience”, immergendosi tra serre e orto per esplorare da vicino le tradizioni locali, o la masterclass continua di yoga che percorrerà tutte le fermate del festival con la rinnovata collaborazione con Yoga Nomade Studio“.

L’edizione di quest’anno verterà sul tema del Totem che un po’ rappresenta le varie facce dell’essere selvaggi e la piena manifestazione del proprio spirito libero. Infatti, grazie all’inesauribile energia di Giorgia Tarascio ci sarà l’opportunità per quattro giorni di praticare yoga e mettere il benessere, soprattutto della nostra mente, al primo posto anche tramite momenti come la “Retreat Experience”, altro esempio di connessione con sé stessi e il territorio che il collettivo Sicule Will, di cui Giorgia è co-fondatrice insieme a Grazia Giuffrida, Giuliana Santoro e Sara Cutrufelli, propone durante il festival.

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Organizzare un festival in Sicilia: la testimonianza

“Io sono uno dei fondatori, nel 2020 siamo entrati in punta di piedi con l’idea di organizzare qualcosa in questo territorio a cui sono molto legato, essendo cresciuto qui attraverso esperienze che mi hanno consentito di viverlo a pieno come il campeggio o il surf, ribadendo il forte legame con il mare.

Il progetto è partito quindi da un piccolo evento che è diventato un vero festival di riferimento sul territorio. Principalmente io mi occupo dei rapporti con le istituzioni locali, delle partership e degli stakeholder con cui tentiamo di creare valore attraverso un processo di rigenerazione urbana per lo sviluppo di un paese come Portopalo che, anno dopo anno, sta dando soddisfazioni sempre maggiori.

La nostra ambizione è quella di diventare un modello virtuoso in una settimana dove generare valore in un contesto territoriale: festa e divertimento ma anche connessione e rivalutazione locale.”

Il format musicale del Festival:

Più di 70 ore di musica in 5 giorni, 30 artisti di calibro internazionale, 7 location immerse tra storia e natura, 3000 persone attese: l’idea è quella di creare una catena di eventi nel punto che congiunge le due correnti, il Mar Ionio ed il Mar Mediterraneo.

Il format è in costante aggiornamento ma la musica elettronica resta il centro della manifestazione, da cui partire alla scoperta di talenti emergenti e potenziali futuri. “Quest’anno abbiamo rievocato delle leggende della musica house e abbiamo aperto il ventaglio ad artisti di musica indie, elettronica pop, come l’emergente/nascente Popa, definiti come nuove gemme della musica italiana per poi anche andare anche verso nuove direzioni con Marco Selvaggio con il suo hang e un mood più spirituale” spiega Marco, citando alcuni dei protagonisti che suoneranno in console all’evento.

Tra gli ospiti previsti figureranno: Afriqua, Alexander Robotnick, Bugsy, Della Palma, Dirty Love (Eternal Love & Dirty Channels), DJLMP, Dj Tree, Dpr, Evan Baggs, Flo Massé, Gabbs, Julian Anthony, Lamalice, Massai, Mirko Felicioli, Mr. Leo, Nicolas Lutz, Niki, Niz, Panorama, Paramida, Popa, Recipes, Riccardo Prosperi, Satoshi Tomiie, Sedef Adasi.

I disagi dovuti all’emergenza climatica

Grandi sono stati i disagi nella zona, gran parte delle colline che ci sono tra Portopalo e Marzamemi hanno preso a fuoco, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine insieme ai volontari che si sono mostrati disponibili per gestire al meglio la situazione.

Le aree principali del festival non sono state toccate, perché situate per lo più nel versante dell’Isola delle Correnti, mentre lo spazio maggiormente investito dagli incedi è stato quello del paese.

Dal punto di vista delle disdette, la speranza dei fondatori è che i disagi legati principalmente alle stazioni aeroportuali possano risolversi quanto prima per consentire a partecipanti ed artisti che provengono da fuori di raggiungere in serenità la location. E’ stato un gran lavoro riuscire ad incastrare gli oltre 35 artisti che si esibiranno durante il festival per cui sarebbe veramente un danno ingente il mancato svolgimento dell’evento, come d’altronde il settore turistico sta già constatando in questo triste periodo.

Il team del Festival

Una menzione particolare va rivolta ai compagni di viaggio di Marco Loteta, i co-fondatori catanesi: Mirko Felicioli, Giorgio Cristaldi, Alberto Pappalardo e Dario Caccamese. I giovani sono un gruppo di amici in cui ognuno, nel proprio settore, cerca di dare il proprio contributo alla macchina di oltre 50 membri, tra cui volontari, che mettono in piedi la manifestazione. La ciliegina sulla torta è offerta dall’Agenzia VISUALAZER, responsabile dello storytelling e della comunicazione all’esterno del progetto.


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