Raffaele in fuga (da se stesso) - Live Sicilia

Raffaele in fuga (da se stesso)

Le spine della regione
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Un interessante esperimento sociologico è prendere il caffè nei bar in cui lo prendono i burocrati, gli spicciafacenne e i pizzardoni degli uffici di Mamma Regione. Davanti al fumigante espresso, i volti si fanno pensosi e i lineamenti corrucciati. Parlano della Regione, ma è come se fosse un raduno di reduci di Waterloo: è un disastro, è tutto bloccato di qua, è tutto bloccato di là, bedda matri, dove andremo a finire, etc, etc… Insomma, il morale delle truppe non sembra alto. E più in generale si avverte un clima da sbracamento collettivo. I segnali che provengono dall’Aula Somma non sono poi confortanti.

Il ddl sul commercio, oberato da pesi insostenibili, torna in commissione e arrivederci. L’altro, quello sulla trasparenza, esordisce senza assessore competente, né relatore. Arrivederci. Forse non ha torto Leontini quando va fuori dai fogli e si mette a sbraitare, come il vecchietto in fila alle poste: “E’ una vergogna!”. Qualcuno direbbe: la voce dell’Innocenzo. I segnali diffusi, anche incoerenti,  sono oscuri. Ora, per esempio, tanta malasanità non accade per colpa dell’assessore Russo, certo è che egli dovrebbe farsi benedire, possibilmente da un esorcista. Ma come si fa ad accettare la chiusura di un reparto ospedaliero – chirurgia generale dell’Ingrassia a Palermo – senza strapparsi le vesti di dosso? Qual è oggi l’immagine della Sanità nella retina del popolo siciliano? In assessorato sono convinti che ci sia una campagna mediatica avversa. Se è così, i fatti le stanno dando una buona mano. E, intorno, un sentimento di crollo, di sfascio, di decadenza, alle porte di un federalismo che manderà finalmente la Sicilia nell’orbita del quarto mondo, con tanti saluti a tutti.

E Raffaele (Lombardo) che fa, nel frattempo? Manda proclami di vittoria dal bunker mediatico del suo blog. Oppure litiga con gli industriali, in un momento in cui non ce ne sarebbe bisogno. Oppure risponde al polemico Orlando con un messaggio fuori misura, per il decoro del Presidente della Regione. Sintomi di nervosismo di un capo forse in fuga. Forse anche dal suo ruolo. Da se stesso.


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