"Raffiche di incarichi alla Sidra": denuncia autonomista in consiglio

“Raffiche di incarichi alla Sidra”: denuncia autonomista in consiglio

La questione sollevata ieri a Palazzo degli elefanti

CATANIA – La questione è stata sollevata ieri in consiglio. “Leggendo i dati pubblicati nel sito internet di Sidra nella sezione ‘incarichi di collaborazione o consulenza’, emerge come nel periodo che va da ottobre a novembre 2023 siano stati affidati circa 32 incarichi di consulenza, da svolgersi nel 2024.

Si tratta di un numero imponente se rapportato alla grandezza della Sidra. Da un sommario calcolo delle consulenze affidate emerge che Sidra avrebbe affidato 623.700 euro di consulenze per il 2021; 354.400 euro per il 2022; 640.333 euro per il 2023 e 619.200 euro per il 2024.

Ovviamente cifre che non comprendono le spese per patrocini e consulenti legali, chiedo al Sindaco di mettere la parola fine a questa vergogna”.

È quanto dichiarato in assise dalla consigliera del Mpa, Serena Spoto, in merito agli incarichi conferiti da Sidra. Nel suo intervento l’esponente autonomista entra anche nei particolari degli incarichi affidati che sarebbero di due tipologie: “Una prima tipologia a 12 mila euro l’anno – 1.000 euro al mese -; un secondo tipo – la più numerosa – a 19.200 euro l’anno, 1.600 euro al mese”.

La denuncia

“Andando ancora ad esaminare gli incarichi di consulenza, si nota – prosegue Serena Spoto nel suo intervento – “come in un caso è stato affidato un incarico di consulenza finalizzato alla gestione del flusso documentale nonché l’adempimento degli obblighi di natura amministrativa, tecnica e giuridica derivanti da una esatta protocollazione dei documenti”.

Un caso che la stessa Serena Spoto definisce con “mansioni proprie di un funzionario dell’ufficio protocollo più che a una consulenza”.

Sempre nel suo intervento l’esponente autonomista pone dei dubbi sul fatto che “la Sidra abbia provveduto alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato qualificandoli come rapporti di consulenza. E ciò in violazione dell’articolo 7 comma 5 bis del d.l.gs. 165/2001 che fissa requisiti precisi e stringenti per l’affidamento delle consulenze a soggetti estranei alla pubblica amministrazione”.

Controllo

“E per questo – conclude Serena Spoto –  bisogna preliminarmente invocare l’applicazione dell’articolo 28 del Regolamento Partecipate che assegna all’Assessore competente e ai relativi dirigenti il controllo sulla gestione di tutte le società partecipate.

Controllo che deve essere celere in quanto – laddove i dubbi sopra esposti fossero fondati – sussisterebbe il concreto rischio di un’azione per danno erariale sia sotto il profilo dell’azione che con riferimento a quello dell’omissione di atti dovuti”.


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