Raid israeliano in Siria | L'ira di Damasco - Live Sicilia

Raid israeliano in Siria | L’ira di Damasco

Israele torna a colpire in Siria: dopo l'attacco portato tra giovedi' e venerdi' contro un carico d'armi - come riferito dalla stampa Usa - un nuovo blitz e' avvenuto stanotte. Obiettivo un centro di ricerche militari a nord di Damasco che era gia' stato attaccato in gennaio. La notizia viene diffusa dalla tv di Stato siriana e confermata anche dall'agenzia di stampa, Sana.

Venti di guerra
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DAMASCO – Israele torna a colpire in Siria: dopo l’attacco portato tra giovedi’ e venerdi’ contro un carico d’armi – come riferito dalla stampa Usa – un nuovo blitz e’ avvenuto stanotte. Obiettivo un centro di ricerche militari a nord di Damasco che era gia’ stato attaccato in gennaio. La notizia viene diffusa dalla tv di Stato siriana e confermata anche dall’agenzia di stampa, Sana.

 L’attacco israeliano alla base militare a Damasco è “una dichiarazione di guerra” da parte di Israele. Lo ha detto in un’intervista alla Cnn il vice ministro degli Esteri siriano, Faisal al Mekdad, annunciando che la Siria potrebbe esercitare ritorsioni con i suoi modi e con i suoi tempi.

Un alto responsabile israeliano ha confermato che Tel Aviv ha condotto il raid. “Il blitz vicino all’aeroporto di Damasco aveva come obiettivo missili iraniani per gli Hezbollah”, ha detto la fonte che ha mantenuto l’anonimato.

“L’Iran ha condannato gli attacchi di Israele contro la Siria e ha esortato i paesi della regione a levarsi contro le aggressioni israeliane”: lo sottolinea il sito dell’emittente statale iraniana Press Tv.

La tv parla di immagini di una ”palla di fuoco” proprio sul centro di ricerche che sarebbe stato colpito da razzi israeliani. Il primo attacco sarebbe avvenuto invece, secondo quanto riportato dalla Cnn ieri, tra giovedi’ e venerdi’ scorsi e avrebbe avuto come obiettivo un altro carico d’armi destinato probabilmente agli Hezbollah libanesi. Non ci sono conferme ma lo stesso Libano parla di oltre una quindicina di sorvoli di aerei israeliani nei due giorni del primo attacco. Nessun commento e’ comunque stato fornito dal portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Mark Regev. E neanche l’esercito israeliano ha voluto commentare, ma un funzionario del ministero della Difesa ha detto che ”Israele sta seguendo la situazione in Siria e Libano, in particolare il trasferimento di armi chimiche e armi speciali”.

Nonostante l’acuirsi della crisi il presidente americano Barack Obama ha gia’ detto che non ha intenzione di inviare le sue truppe in Siria, anche se fosse provato che il regime di Bashar al-Assad ha usato armi chimiche nella guerra contro i ribelli. Intanto arrivano immagini raccapriccianti dalla regione costiera siriana di Banias, dove, secondo testimonianze, le milizie fedeli al presidente Bashar al Assad hanno compiuto l’ennesimo massacro a sfondo confessionale. E mentre centinaia di famiglie hanno tentato di fuggire da Banias in direzione di Tartus verso sud, gli Stati Uniti si dicono ”inorriditi” e l’Italia, tramite la Farnesina, ha espresso una condanna del crimine, giudicando ”intollerabile” la spirale di violenza in atto nel Paese.

DAMASCO, PROTEGGEREMO SIRIANI CON TUTTI MEZZI – Il governo siriano ha dichiarato che proteggerà il suo popolo con tutti i mezzi dopo l’ultimo raid condotto da Israele alla periferia di Damasco. Lo riferisce la tv Al Arabiya.

SIRIA: EGITTO, CONDANNA “AGGRESSIONE ISRAELIANA” – La presidenza egiziana ha condannato, in un comunicato, “l’aggressione israeliana” contro la Siria. In una conferenza stampa il ministro degli Esteri egiziano Kamel Amr ha condannato “qualsiasi attacco” contro i territori di uno stato arabo, sottolineando la necessità di rispettare la sovranità siriana.


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