Prima le voci sul divorzio, poi quelle sulla presunta omosessualità. E infine i problemi col fisco. Raoul Bova passa al contrattacco e in un’intervista rilasciata a cuore aperto a “Vanity Fair” replica punto per punto. Per proteggere, innanzitutto, i suoi due figli, vittime innocenti di un clamore mediatico che lo ha travolto in quanto personaggio pubblico. “Conosco le regole del gioco – precisa l’attore – i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento…l’assedio dei fotografi li spaventa…Poi c’è la scuola: Tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay…”.
Riguardo alla moglie Chiara Giordano, sposata 13 anni fa, ammette la crisi e spiega i motivi che li hanno portati alla separazione: “Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti…Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato…Alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse“.
Sui rumors riguardo alle sue preferenze sessuali, Bova dice : “Mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei alcun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perchè questo obbligo di dichiarasi, di giustificarsi?…Più della metà dei miei amici sono gay…E’ per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste“.
Le anticipazioni sull’intervista a Raoul Bova, che uscirà integralmente sul numero di “Vanity Fair” in edicola domani, hanno fatto tuonare il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo: “A Raoul Bova vorremmo rispondere che invece sarebbe un bene, un fatto positivo se attori, cantanti, personaggi noti facessero coming out. Questo aiuta a combattere l’omofobia”.