PALERMO – “Gravissimi profili di problematicità” nei conti della Rap, “irregolarità contabili” nel bilancio della partecipata che, oltre a non rispettare il piano di riequilibrio del comune di Palermo, “sono suscettibili di incidere in prospettiva su ogni proponimento risanante dell’ente”, oltre al solito problema dei disallineamenti che si ripresenta “impunemente” ogni anno.
Non è certo tenera la relazione che la Ragioneria generale di Palazzo delle Aquile ha inviato, con carattere d’urgenza, al sindaco Roberto Lagalla, alla vice Carolina Varchi, al segretario generale, al consiglio comunale e ai revisori dei conti.
Una nota che fa le pulci al bilancio 2022 dell’ex municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti in città e che gestisce anche la discarica di Bellolampo, colpita dall’emergenza incendi e per la quale la Regione ha stanziato un milione di euro. Soldi che arrivano come una manna dal cielo per l’azienda che non ha mai navigato in serenissime acque, ma che adesso è alle prese con una vera e propria emergenza.
Il Ragioniere Bohuslav Basile ricorda anzitutto che il piano di riequilibrio del Comune, che ne ha evitato il default, prevede un monitoraggio costante delle partecipate per evitare buchi e squilibri; peccato che nel bilancio dell’azienda emergano “gravissimi profili di problematicità ed irregolarità contabili” che, oltre a mettere nei guai la società di piazzetta Cairoli, rischiano di vanificare gli sforzi di chi ne ha la proprietà, cioè dell’amministrazione comunale.
Gli uffici puntano il dito contro gli extracosti del 2021 (pari a 5,7 milioni) e del 2022 (1,7 milioni) che secondo Rap verranno “certamente liquidati”; ma se le cifre non verranno stornate, piazza Pretoria sarà costretta a un nuovo accantonamento in piena violazione del piano di riequilibrio.
Sul banco degli imputati finisce anche una frase scritta da Rap, secondo cui “la criticità principale della società è quella legata all’incertezza scaturente dal dipendere da azioni e decisioni del socio unico che, come accaduto nel 2022, può incidere significativamente senza che si possa opporre decisiva resistenza”. Insomma, la Rap considera un problema non riuscire a opporsi alle decisioni del socio, cioè del Comune: un’affermazione che la Ragioneria comunale giudica “gravissima”, rifacendosi ai precedenti dei fallimenti di Amia e Gesip.
Manca poi il formale assenso dei revisori sul fatto che nel 2022 l’equilibrio è stato raggiunto solo grazie a proventi straordinari per 9,5 milioni e all’addebito al Comune di extracosti per 1,7 milioni. Tanto basta alla Ragioneria per dire che “la gestione di Rap non è compatibile con il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale e il risanamento del bilancio comunale, che, giova rammentarlo, è stato definito dalla Corte Costituzionale ‘bene pubblico’, rispetto al quale, all’evidenza, deve recedere qualsivoglia altra considerazione”.
“Il controllo analogo non funziona – attacca Ugo Forello di Oso – Il progetto di bilancio 2022 della Rap contiene crediti verso il Comune mai riconosciuti, pertanto siamo di fronte a nuovi, probabili disallineamenti. Bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga come prima: a Palermo il principio gattopardiano sembra sia diventato la stella polare dell’amministratore di centrodestra”.
“La circostanza che nel progetto di bilancio del 2022 di Rap si presentino dei disallineamenti, è un noto a tutti che ha le sue radici nel triennio 2020, 2021 e 2022 – dice Andrea Mineo, assessore alle Politiche ambientali e ai rapporti funzionali con Rap – Anni nei quali, per varie ragioni, si sono generati extracosti che l’azienda ha dovuto sostenere e che il servizio ambiente del comune, in costante raccordo con la ragioneria generale, ha in gran parte riconosciuto alla propria controllata. Vi è stata e vi è mensilmente un’attenta attività di ricognizione delle spettanze che ha già portato a una sensibile riduzione dell’esposizione a favore di Rap già avvenuta in sede di Pef Tari mediante il riconoscimento di 23 milioni, in sede di bilancio previsionale 2022 e di conclusione dell’atto transattivo fra Amia, Rap Comune mediante il riconoscimento di 21 milioni a favore della stessa. L’attenta attività degli uffici nel solco delle direttive emanate in sede di riequilibrio di Bilancio sta portando a una seria razionalizzazione dei rapporti economici e funzionali con le nostre società controllate”.