PALERMO – Centoventisei pagine fitte di strade, vie, cortili, piazze e slarghi. Un elenco da 4.751 voci che Livesicilia pubblica in anteprima e permette a ciascun palermitano di capire quante volte viene pulita la propria strada. Eccolo, il piano per lo spazzamento della Rap, aggiornato allo scorso 25 giugno, che descrive minuziosamente in che modo la neonata società per l’igiene ambientale tiene pulite le strade della quinta città d’Italia.
Per ogni via è indicata infatti la frequenza dello spazzamento manuale: ci sono quelle pulite ogni giorno, altre tre volte a settimana, due volte, una volta o addirittura ogni 15 giorni. Il compito è affidato a 360 operatori della Rap, armati di scopa e paletta e divisi in 398 ambiti, che devono coprire 1.200 chilometri di strade con 130 apecar, a fronte dei 250 mezzi che sarebbero necessari. “Buona parte di tale carenza, con la nuova organizzazione che si terrà a breve – spiega il presidente della Rap Sergio Marino – verrà attenuata dall’intervento di spazzatrici meccanizzate di cui l’azienda si sta dotando che saranno utilizzate per curare gli assi viari della città. A breve, tra l’altro, sarà rivista la distribuzione del personale secondo le esigenze di servizio rivedendo anche le singole posizioni del personale, dichiarato parzialmente idoneo, cercando, per quanto possibile il migliore utilizzo degli stessi”.
“Questo piano dello spazzamento che l’amministrazione ha portato avanti è monco – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – e non rispecchia il mandato dato dal consiglio comunale. Palermo è sporca, i marciapiedi sono pieni di immondizia e non si può pulire tutti i giorni il ‘salotto buono’ della città se poi altre strade periferiche non vengono pulite altrettanto bene. Avevamo chiesto un piano diviso per circoscrizioni, pubblicato on line e con l’indicazione dell’operatore: finché non sarà così, chiederemo spiegazioni prima di dare il via libera al nuovo bilancio. Questo era un impegno dell’amministrazione e del presidente Sergio Marino: comprendo le difficoltà, ma Palermo ha bisogno di essere pulita. E attendo anche il piano del diserbo. A che serve un marciapiede spazzato, ma con i cercini pieni di erbacce?”.
Secondo il nuovo contratto aziendale votato dal consiglio comunale, la maggior parte delle vie, ovvero il 30%, deve essere pulito ogni 15 giorni: si tratta delle strade con poco traffico per un totale di 360 chilometri. Il 28% una volta a settimana (340 chilometri di strade in zone residenziali con poco traffico e per lo più pedonali); il 24% una volta al mese (280 chilometri di strade periferiche e in zone industriali); l’8% due volte a settimana (100 chilometri di strade del centro commerciale e delle zone residenziali a media intensità di traffico); il 6% tre volte a settimana (70 chilometri di strade del centro storico e commerciale a elevata intensità di traffico); il 4% tutti i giorni (50 chilometri di strade del centro storico e commerciale ad elevatissima intensità di traffico). “La frequenza del servizio – spiegano da Rap – è stata determinata in considerazione della presenza di esercizi commerciali, scuole, uffici e soprattutto di luoghi di maggiore vocazione turistica”.
Quali strade hanno il “privilegio” di essere pulite ogni giorno? Tra le tante via Enrico Albanese, corso Alberto Amedeo, via Emerico Amari, via Archirafi, piazzetta Bagnasco, via Ernesto Basile, piazza Bellini, corso Calatafimi (ma solo nel tratto Cuba-Arcoleo), via Candelai, Casa Professa, via Cavour, via Crispi, via Croce Rossa, via Dante, via Discesa dei Giudici. E ancora parte di corso dei Mille, via Libertà, via Duca della Verdura, via Roma, via Maqueda, via Leonardi da Vinci (ma solo nel tratto Galilei-Ziino), viale Strasburgo (ma solo da De Gasperi a Aldisio) e via Empedocle Restivo.
L’ELENCO DELLE STRADE (CLICCA PER APRIRE IL PDF)