PALERMO – “Mi colpiscono molto le dichiarazioni del rettore di Palermo. Egli, infatti, non deve essere stato adeguatamente informato e, forse, non sa che oggi sulle ambulanze, nelle guardie mediche e nei Pte lavorano professionisti capaci, che hanno frequentato un corso formativo”. Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, replicando alle frasi del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, sulla vicenda dei giovani medici non specializzati nei pronto soccorso.
“Colpiscono, inoltre, i riferimenti sul diritto allo studio perchè il professor Micari dovrebbe, invece, dare, come hanno fatto i suoi colleghi non impegnati politicamente, pubblicamente contezza degli sforzi che la Regione Siciliana compie per finanziare le borse di specializzazione. Per non parlare del recente decreto sui dottorati di ricerca emanato dall’assessorato alla Istruzione e formazione. Aggiungo: se fosse giuridicamente meglio consigliato, il rettore dovrebbe sapere che i tirocini possono essere sostenuti con il fondo sanitario, mentre le borse di specializzazione no. Anzi, lo informo che proprio noi avevamo chiesto al Parlamento nazionale di intervenire sulla materia, ma le resistenze non lo hanno finora consentito. Verrebbe da chiedersi perché la posizione dell’Università di Palermo sia largamente minoritaria e, quindi, perché la proposta della Regione ha invece avuto il consenso della quasi totalità delle organizzazioni sindacali e l’apprezzamento dei cittadini”.
“La risposta è molto semplice: perché la situazione degli ospedali italiani è quella che tutti conoscono, con migliaia di medici in meno rispetto al fabbisogno, e tutti sono consapevoli che nelle aree di emergenza servono misure urgenti – ancora Razza -. E servono ora e adesso, perché il diritto dei cittadini alla Salute non può essere paralizzato dalla difesa di rendite di posizione ormai fuori dal tempo”.