PALERMO – “Rubare sulla invalidità è un crimine contro chi soffre e sottrae le risorse che lo Stato e la Regione destinano a persone con disabilità. I fatti oggetto dell’indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, confermano un quadro desolante e poco importa che essi siano riferiti a un periodo risalente ad alcuni anni oppure che nelle scorse settimane, dopo tanto tempo, la direzione generale dell’Asp abbia opportunamente provveduto ad avviare le procedure per il rinnovo delle commissioni di invalidità”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, commentando l’inchiesta ‘Povero Ippocrate’ condotta dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa. “Ho già dato mandato al direttore dell’Asp di Siracusa – prosegue Razza – di avviare subito i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge nei confronti dei dipendenti dell’azienda coinvolti nell’inchiesta. Il rispetto delle garanzie individuali è un principio di civiltà giuridica, ma esistono responsabilità che possono essere autonomamente accertate rispetto alle quali non si deve esitare”.
Appresa la notizia dell’operazione il direttore generale dell’Asp aretusea, Salvatore Lucio Ficarra, in una nota ringrazia gli inquirenti per il lavoro fatto: “Da una sommaria ricognizione interna rispetto ai fatti appresi dalla stampa, che merita ulteriori approfondimenti – afferma il dg – nella vicenda sembrano essere coinvolti pochi medici dipendenti dell’azienda nei confronti dei quali stiamo avviando i procedimenti disciplinari. Nell’assicurare la massima collaborazione alla magistratura, non possiamo fare a meno di rilevare come per colpa di pochi si getta discredito sui tanti professionisti dipendenti del servizio sanitario che si prodigano onestamente per garantire il diritto alla salute dei cittadini”.