RdC, dal primo settembre il via al supporto da 350 euro - LiveSicilia

Stop al Reddito di cittadinanza, al via il supporto da 350 euro: come funziona

Le procedure per avere l'assegno che sostituirà la vecchia misura di sostegno
DAL PRIMO SETTEMBRE
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ROMA – Il Reddito di cittadinanza lascia progressivamente spazio al Supporto per la formazione e il lavoro. Dal primo settembre partirà il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma che servirà a mediare le domande e l’offerta di formazione e di impieghi.

La misura si rivolge a chi non percepisce più il Reddito

Il Supporto si rivolge a chi ‘esce’ dal Reddito di cittadinanza. Da fine luglio sono arrivate dall’Inps circa 188mila comunicazioni di stop ai nuclei familiari che hanno raggiunto il limite di sette mensilità nel 2023, che non hanno tra loro componenti minori, disabili o over-60 e non sono stati presi in carico dai servizi sociali.

Il contributo è di 350 euro

La data del primo settembre non è un click day, quindi non c’è da temere l’esaurimento delle risorse. Ciò significa che le domande possono essere presentate anche nei giorni a seguire il primo settembre. La partecipazione ai percorsi formativi è prerequisito inalienabile per ottenere il contributo di 350 euro.

Ecco chi può fare richiesta

Le domande per il Supporto per la formazione e il lavoro si potranno presentare da inizio settembre direttamente sul sito dell’Inps o tramite i patronati. Dall’1 gennaio 2024 sarà possibile anche tramite i Caf. La misura è rivolta agli occupabili e punta a favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro. Potranno farne richiesta i componenti tra i 18 e i 59 anni dei nuclei familiari con Isee non superiore a 6mila euro.

Come funziona il Supporto

Sarà necessario registrarsi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa: qui confluiranno centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, soggetti accreditati, enti di formazione, fondi paritetici interprofessionali per la formazione, i comuni, gli enti di servizio civile universale. Per accedere al Sfl bisogna sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) e contattare almeno tre Agenzie per il lavoro. Poi si potrà essere contattati dal centro per l’impiego per firmare il Patto di servizio personalizzato. Una volta sottoscritto il patto, si potrà accedere a servizi di orientamento, corsi di formazione, progetti utili alla collettività o altre iniziative per l’attivazione lavorativa. Durante il percorso, per un massimo di 12 mesi, gli aderenti riceveranno un contributo di 350 euro mensili. Se si abbandona il percorso, si salta un’attività o si rifiuta un’offerta di lavoro si perde il beneficio.


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