PALERMO – La percentuale dei votanti in Sicilia per il referendum dell’8 e 9 giugno è stata del 23,11%.
Referendum, i dati sull’affluenza in Sicilia
La percentuale più alta si è registrata in provincia di Enna, la più bassa in quella di Agrigento.
Il dato per provincia vede Agrigento al 19,6%, Caltanissetta 19,84%, Catania 24,02%, Enna 25,48%, Messina 23,26% Palermo 24,91%, Ragusa 23,16%, Siracusa 22,53%, Trapani 20,29%.
Mannino (Cgil): “Una sconfitta”
“Il referendum ha avuto esito negativo per il mancato raggiungimento del quorum, ma ci consegna un patrimonio da cui ripartire e su cui costruire il riscatto della Sicilia: l’attenzione che centinaia di migliaia di persone hanno rivolto ai temi della qualità del lavoro e dei diritti. In Sicilia i votanti sono stati quasi 900 mila, un dato significativo, e i flussi ci dicono che soprattutto i giovani hanno partecipato al voto in maniera significativa”.
Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito dell’esito del referendum appena concluso.
Mannino aggiunge: “Tante persone sono state coinvolte in una discussione di merito e abbiamo riscontrato grande attenzione, anche se evidentemente questo non è bastato. Ma la strada per costruire un nuovo modello economico, che valorizzi il lavoro, è lunga e siamo fiduciosi nel fatto che comunque il percorso sia cominciato”.
Sul maggiore astensionismo al Sud , il segretario della Cgil Sicilia dice che “è il segnale di una maggiore sofferenza di un’area del paese che vorrebbe ottenere risultati ancora più significativi di quelli proposti dal referendum ma che purtroppo si chiude in se stesso invece di affrontare la sfida del voto. Il dato complessivo rispecchia – sottolinea- le fratture sociali e territoriali nel nostro Paese e nella nostra regione”.
E ancora: “Vanno rilevati ad esempio i dati della grande solitudine degli anziani e quello dello spopolamento delle aree interne : ci sono persone che risultano iscritte nelle liste elettorali ma non si trovano di fatto più lì e solo una minima parte di esse è riuscita ad attivare le procedure per i fuori sede . Quindi- conclude Mannino- l’azione contro lo scoraggiamento e la disaffezione al voto passa necessariamente da nuove politiche per la coesione sociale e per l’occupazione, dallo sviluppo del territorio a partire dalle aree interne, da politiche di sviluppo che diano ai giovani prospettive”.
Varchi (FdI): “Memorabile sconfitta della Cgil”
“La sinistra a trazione CGIL colleziona un’altra memorabile sconfitta alle urne. Gli italiani, ancora una volta, hanno dimostrato di non farsi strumentalizzare, respingendo con decisione il referendum proposto. Un chiaro segnale di sfiducia verso chi tenta di usare strumenti democratici per fini meramente politici e ideologici. Il risultato è inequivocabile: è stato bocciato il referendum, è stato bocciato il tentativo di indebolire in modo pretestuoso il Governo Meloni, che invece ne esce ulteriormente rafforzato”.
Lo ha detto il deputato Segretario di Presidenza alla Camera e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia, Carolina Varchi”.