Si chiamano Orazio Amenta, Carmelo Caprì, Marco Antonio Rizzo, Ester Daina, Massimiliano Mangano. Sono i cinque consulenti di fiducia nominati da Pier Carmelo Russo, che si occuperanno della consulenza tecnico-giuridico della commissione regionale dei Lavori Pubblici. Secondo una legge regionale in materia di appalti pubblici, infatti, “la commissione regionale è composta dai dirigenti generali dei dipartimenti regionali dei lavori pubblici, Ispettorato tecnico e Ispettorato tecnico regionale, dall’avvocato generale della Regione, dall’ingegnere capo del Genio civile competente per territorio e da cinque consulenti tecnico-giuridici designati dall’Assessore regionale per i lavori pubblici”.
I cinque nominati da Russo subentrano dunque ad altrettanti tecnici che erano stati convocati dal predecessore di Russo, autorizzato dalla legge alla nomina di cinque persone di fiducia, esperte in materia di giurisprudenza e appalti pubblici. A differenza delle altre consulenze della Regione, questa volta non si sa in partenza quanto costeranno le cinque consulenze alle casse dei contribuenti. Il compenso lordo dei cinque, freschi di nomina, è infatti pari a 250 euro lordi per gettone di presenza, e questa è la cifra che ciascuno dei cinque percepirà per ogni riunione.
La legge, però, mette dei paletti precisi: di norma, la commissione regionale dei lavori pubblici non potrà riunirsi più di quattro volte al mese. Soltanto in casi eccezionali, è possibile raddoppiare questa soglia. Di conseguenza, le cinque consulenze costeranno alle Regione non oltre i 2.000 euro lordi ciascuna al mese, fino alla “cessazione della carica dell’assessore che ha conferito l’incarico”, per l’appunto Pier Carmelo Russo.
Una nuova consulenza, infine, anche per l’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi, che ha nominato Enzo Medica per occuparsi di “supporto tecnico per la soluzione di problemi attinenti al settore agricolo”. Dal 15 febbraio al 31 marzo, Medica percepirà un compenso lordo pari a 1.355 euro.