PALERMO – Il nuovo regolamento contro l’evasione del comune di Palermo provoca le proteste dei commercianti, ma manda anche in crisi partiti come Lega e Italia Viva che si spaccano tra favorevoli e contrari. Uno strumento, quello votato ieri da Sala delle Lapidi, che era fermo da oltre un anno e che l’amministrazione Orlando aveva più volte caldeggiato. Dopo mesi di tira e molla, complice anche il timore di segnalazioni alla Corte dei Conti, il consiglio comunale ha approvato il regolamento concedendo ai morosi più tempo per le rateizzazioni, ma confermando dal 2021 (lockdown permettendo) la stangata agli evasori.
E se la reazione delle associazioni di categoria era prevedibile, con la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio che parla di “vessazione” e “norme sganciate dalla realtà”, destano più sorpresa le polemiche politiche con Francesco Scoma, deputato di Italia Viva, che denuncia una “guerra alle categorie produttive” e Stefano Santoro, responsabile del dipartimento Giustizia della Lega in Sicilia, che annuncia di voler pubblicare “i nomi di chi ha votato questa delibera capestro”.
Peccato che tra i 18 voti a favore ci siano proprio quelli dei consiglieri di Italia Viva e anche uno della Lega: il risultato finale parla di 18 “sì”, due astenuti (il presidente e Mimmo Russo di Fratelli d’Italia) e nessun contrario. La maggioranza peraltro si è fermata a 16, con gli altri due voti a favore arrivati da Cesare Mattaliano di +Europa e, per l’appunto, dal leghista Elio Ficarra.
“Giù le mani dai commercianti di Palermo – tuona Scoma, disconoscendo il voto dei due gruppi consiliari che fanno capo a Italia Viva – dove la giunta comunale ha deciso di dichiarare guerra al vero motore produttivo della città. Il provvedimento di ieri che prevede il ritiro della licenza per i commercianti morosi è stato approvato da solo 20 consiglieri su 40 e necessitava, vista la situazione, una maggioranza più ampia”. Una spaccatura fra i renziani che è senza precedenti, considerando poi che a Palermo Italia Viva esprime sia l’assessore al ramo, Leopoldo Piampiano, che il presidente della commissione Ottavio Zacco (assente alla seduta di ieri): “D’ora in poi Italia Viva si guarderà bene dall’approvare provvedimenti raffazzonati e non sufficientemente concordati con le categorie interessate. In un momento di crisi così difficile ci saremmo aspettati un altro tipo di sensibilità”.
Ancora più duro è Santoro, sancendo anche in casa leghista una frattura assolutamente inedita: “Una sanzione statalista – dice l’avvocato – Orlando fa approvare dalla sua maggioranza un regolamento vessatorio capestro nei confronti di titolari di licenze commerciali e artigianali. Valuteremo di impugnare questa delibera e in ogni caso la nostra concezione di città e di amministrazione del Comune di Palermo è completamente diversa”.