PALERMO – “Con le sue false promesse, questa amministrazione mortifica la professionalità dei dipendenti della Reset. Non sono stati rispettati, infatti, gli accordi presi con migliaia di lavoratori nel dicembre 2014. L’attuale aumento delle ore di lavoro, ora 34, infatti varrà solo fino a marzo 2017 e forse un’altra piccola estensione per gli altri mesi del 2017, giusto in tempo per la chiamata elettorale”. Lo dice in una nota Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo.
“Una presa in giro che dimostra come salvare la propria poltrona sia più importante del destino di questi lavoratori – continua Ferrandelli – Un raggiro che non sorprende più di tanto. La storia infatti è sempre la stessa: colui che ha creato il precariato a Palermo adesso lo illude e lo delude nella speranza di raccattare qualche voto, giocando sul bisogno delle persone che hanno subito anni duri di cassa integrazione e che attualmente hanno contratti part-time. Per il futuro non sono stati rispettati gli aumenti previsti nel bilancio pluriennale e soprattutto manca ancora una volta una visione, una prospettiva che dia alla Reset obiettivi a lungo termine e l’identificazione di servizi certi ed indispensabili. E pensare che gli uffici comunali continuano a richiedere ripetutamente servizi aggiuntivi che Reset potrebbe rispettare, se non le venisse imposta alcuna limitazione oraria. Questa città merita di più. Lo meritano i cittadini che hanno diritto a servizi che siano all’altezza di una metropoli europea, e lo meritano i lavoratori che devono essere valorizzati e messi in condizione di svolgere al meglio il proprio ruolo. Tutto questo al Comune non interessa e in questa vicenda lo ha dimostrato ancora una volta. Per noi questo invece rappresenta solo un punto di partenza: Palermo, i cittadini e i suoi lavoratori ci stanno a cuore e lo dimostreremo”.