PALERMO – Sala delle Lapidi salva la Reset, o almeno ci prova. Il consiglio comunale di Palermo ha approvato oggi le modifiche allo Statuto della società consortile di Palazzo delle Aquile, sperando così di sanare la mancata iscrizione al registro dell’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione, che comporterebbe il blocco degli affidamenti di servizi da parte del Comune e delle altre partecipate.
Una vicenda che da settimane tiene banco e che ha messo in allarme lavoratori e sindacati, anche per le note dai toni drammatici dell’amministratore unico Antonio Perniciaro. La delibera, approvata con due soli astenuti, prevede alcune piccole modifiche allo Statuto, sul fronte del controllo analogo come degli strumenti finanziari.
“Nonostante i tempi stretti dell’amministrazione, ancora una volta il consiglio comunale si è dimostrato responsabile e sensibile nei confronti dei lavoratori – afferma il gruppo di Italia Viva – La votazione di questo atto, prerogativa dell’organo consiliare, consente alla società consortile Reset di poter continuare a garantire i lavoratori, nonché i servizi che si espletano ai cittadini”.
“Abbiamo votato favorevolmente alla delibera inerente l’adeguamento dello statuto Reset e lo abbiamo fatto con lo sguardo proteso ai lavoratori e all’azienda – dice Andrea Mineo, commissario cittadino di Fi – Per il resto, la solita macchina burocratica farraginosa governata da un’amministrazione allo sbaraglio hanno fatto sì che l’atto giungesse in extremis al Consiglio Comunale”.