PALERMO – ” Apprendiamo che anche per le retribuzioni del mese di febbraio la Reset non ha ancora ricevuto il pagamento delle fatture per i servizi svolti dal Comune e conseguentemente sarà costretta a pagare solo un acconto di 700 euro a dipendente”. Lo dice in una nota Salvo Barone del sindacato Asia. “Il mese scorso il Comune di Palermo aveva manifestato delle difficoltà gestionali rispetto a un percorso di liquidità che era relativo alla chiusura economica dell’anno precedente. Il sindaco aveva preannunciato una richiesta di anticipazione di cassa presso alcuni istituti bancari pari a 180 milioni di euro, motivo per il quale si supponeva che nel mese di febbraio non ci sarebbero state difficoltà ad erogare le retribuzioni dei dipendenti della Reset. Retribuzioni che in questa mensilità vedevano oltre che allo stipendio, anche il pagamento delle festività soppresse non godute e dell’eventuale banca ore accumulata in questi mesi e tanti lavoratori hanno già assunto impegni che si vedranno costretti a non mantenere neanche questo mese. Lascia perplessi leggere sulla stampa l’esaltazione di un primo accordo di secondo livello in merito alla salvaguardia dei lavoratori che utilizzano pratiche salvavita o addirittura esaltare una delibera di giunta per l’approvazione della convenzione già scaduta dal primo gennaio di quest’anno, e nello stesso tempo registrare l’estremo disinteresse con il quale si affronta la problematica relativa a una regolare pagamento delle fatturazioni per servizi svolti tale da consentire all’azienda stessa di pagare i propri dipendenti in maniera efficiente. Basta populismo becero ed esaltazione di normali operatività gestionali, non siamo più disposti a tollerare tali discriminazioni poste in essere dall’amministrazione comunale e dall’azienda stessa”.
Barone (Asia): "Anche a febbraio pagamenti delle fatture in ritardo".
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