“In tempi di crisi come questo c’è chi i soldi li rifiuta”. Ecco perché i lavoratori del resort “Le Madonie Golf”, situato nei pressi di Campofelice di Roccella, nel palermitano, questa mattina hanno deciso occupare a oltranza il campo da golf all’interno della struttura. “Molti di loro – denuncia Pippo Chiofalo della Fisascat Cisl – non ricevono lo stipendio da 24 mesi”.
Chi lavora ne parla come di una delle strutture più belle d’Italia. Ma secondo quanto spiegano i dipendenti, in sciopero dal primo giugno, le porte delle villette che dovrebbero ospitare i clienti de “Le Madonie Golf” restano chiuse. E sarebbe la stessa amministrazione a imporre loro di rifiutare ogni prenotazione.
“Avevamo concluso un accordo – spiega Pippo Chiofalo, segretario provinciale Fisascat Cisl e responsabile per il turismo – secondo cui entro due settimane fa il titolare di Ecotecna, il gestore, avrebbe restituito le mensilità arretrate, perché tra i lavoratori c’è chi non percepisce stipendio da dodici o anche ventiquattro mesi”. Soldi che però ancora non si sono visti: “L’impresa – continua il sindacalista – che per realizzare il campo da golf ha ricevuto anche i fondi europei, quindi soldi pubblici, ci ha detto che una ditta americana avrebbe rilevato il tutto. E che se non si fosse chiuso l’affare, sarebbe volato lui fino in America a prendersi i soldi dei loro stipendi. Ma così a non è stato”.
Adesso il centro sarebbe chiuso per manutenzione straordinaria, ma ultimamente, secondo i dipendenti, non ci sarebbero né i soldi, né i mezzi per effettuare la manutenzione ordinaria. Una struttura dove lavorano attualmente una trentina di persone, ma che in piena funzione potrebbe dare occupazione a 90 dipendenti. “Questa struttura d’eccellenza non risentirebbe della crisi, perché questa non colpisce il bacino dei suoi potenziali clienti” spiega ancora Chiofalo.
I lavoratori annunciano che rimarranno sul campo da golf fino a quando non verrà avviato un dialogo con le istituzioni: “Adesso – spiega il segretario generale Fisascat Cisl, Mimma Calabrò – attendiamo la convocazione del presidente della task force lavoro della Regione siciliana al quale abbiamo inoltrato richiesta di incontro urgente venerdì scorso”.