Restare o scappare? Chi comanda a Catania?

Restare o scappare? Chi comanda a Catania?

Ad interrogarsi è CittàInsieme che lunedì sera terrà un incontro che approfondirà una questione altamente delicata.
IL CONFRONTO
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CATANIA. “Oggi soltanto il 9% della popolazione ha fiducia nei partiti politici che si sono ormai ridotti, nella migliore delle ipotesi, ad agenzie di marketing pubblicitario e, nei casi peggiori, a comitati d’affari. Anche i catanesi hanno smesso di sperare verso i politici rimproverando loro l’incapacità di interrogare le istanze della gente, di ascoltare il grido silenzioso degli ultimi, di offrire una sintesi delle soluzioni possibili, di operare con il lume del bene comune anziché con quello degli interessi di parte. Vengono chiamate “forze politiche”, ma non sono né forze né politiche. Ha ragione chi dice che Catania sta diventando peggio di una palude perché almeno nella palude resiste qualche forma elementare di vita? Oppure possiamo ancora sperare in una città migliore attivandoci, tutti, affinché diventi realtà?”

CittàInsieme da lunedì 23 gennaio e fino alla vigilia delle elezioni comunali, avvia un ciclo di assemblee dedicate alla città di Catania, a chi la vive e a chi, spesso nel silenzio e con grandi difficoltà, continua a tenerla in vita.

I primi cinque appuntamenti saranno dedicati ai temi più scottanti della nostra città. A partire dal primo, dedicato ad una domanda semplice da porre, difficile cui rispondere: Chi comanda a Catania?
Ne parleremo lunedì 23 gennaio alle ore 20 a CittàInsieme (ingresso da Via Siena, 1) con Adriana Laudani (Presidente dell’Associazione “Memoria e Futuro”), Antonio Fisichella (autore del libro “Una città in pugno”), Marisa Acagnino (Magistrato).


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