Manager, esposto del Codacons |La Procura indaga già da agosto - Live Sicilia

Manager, esposto del Codacons |La Procura indaga già da agosto

Quello dell'associazione sarà il secondo esposto sull'argomento, già Codici ne aveva depositato uno che aveva fatto scattare l'apertura di un fascicolo conoscitivo. Quasi due mesi fa, la Digos si è presentata alla Regione per acquisire tutti gli atti.

la revoca di pellicanò e cantaro
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CATANIA – Il Codacons annuncia di aver dato mandato a due avvocati di presentare un esposto per il caso della revoca da parte della Giunta Regionale e del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, dei due manager, Paolo Cantaro e Angelo Pellicanò. L’annuncio è affidato ad una nota inviata agli organi di stampa dove si etichetta come “allarmante la dichiarazione dell’onorevole Pippo Di Giacomo, Presidente della commissione Sanità all’Ars, dove asserisce pubblicamente che il parere dell’avvocatura di Stato ha subito “pressioni indebite” per far fuori i due manager”.

Il Codacons nell’esposto “chiederà alla Procura di Catania e di Palermo – si legge ancora nella nota – di sentire come persona informata sui fatti il deputato regionale Di Giacomo e che venga inoltre disposta dalla Procura il sequestro della documentazione relativa alle nomine dei manager della sanità”.

Un esposto quello dell’associazione dei Consumatori che si aggiunge a quello di Codici, presentato già lo scorso 2 agosto e che portò l’8 agosto all’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Catania. E non solo, La Digos pochi giorni dopo si presentò all’assessorato regionale alla Sanità acquisendo tutti gli atti relativi alle nomine dei direttori generali e della revoca. E come pubblicato da LiveSicilia, tra i documenti mancava il verbale della riunione di giunta durante la quale era stata decisa la revoca di Cantaro e Pellicanò.

Titolare del fascicolo conoscitivo è il pm Angelo Busacca. Nell’esposto dell’Associazione, di cui è segretario regionale Manfredi Zammataro, erano stati allegati una serie di articoli stampa dove DiGiacomo già parlava di “particolari pressioni”. E se dalla raccolta del materiale dei mass media emergesse qualche lacuna da colmare, sentire il presidente della Commissione Sanità, come persona informata dai fatti, da parte della magistratura catanese sembra un fatto quasi scontato.


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