Ribassi anomali sugli appalti | Fermi lavori per 92 milioni - Live Sicilia

Ribassi anomali sugli appalti | Fermi lavori per 92 milioni

Salvo Ferlito, presidente dell'Ance Sicilia

Delle undici opere prese in esame, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con ribassi superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta, dieci risultano bloccate per un importo complessivo di 92 milioni di euro. La Regione dice: "Presto un tavolo per riformare il sistema degli appalti pubblici". Ecco il dettaglio delle 11 gare.

LA DENUNCIA DELL'ANCE SICILIA
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PALERMO – Opere bloccate. Ribassi eccessivi. Poca trasparenza. L’Ance Sicilia, guidata da Salvo Ferlito (nella foto), ci va giù duro e punta i fari sulle gare d’appalto con importo superiore ai 5 milioni di euro. “Rilevando che nessuna azione concreta è stata finora posta in essere per affrontare la grave crisi del settore edile e che il mercato delle nuove opere pubbliche continua ad essere asfittico – scrive il direttivo dell’associazione degli edili – chiediamo al governo regionale e all’Ars quanto meno di adottare una misura urgente per calmierare il fenomeno dei ribassi eccessivi”. Fenomeno che riguarda prevalentemente le opere di importo superiore ai 5 milioni di euro, e che “vanifica la trasparenza e la sana concorrenza, conducendo quasi sempre all’interruzione dei lavori per impossibilità dell’impresa di fare fronte alle spese e comportando la necessità di perizie di variante”.

Per verificare la situazione, l’Ance Sicilia ha preso in esame 11 opere aggiudicate negli ultimi tre anni con ribassi superiori al 45%, e ha chiesto ufficialmente alle stazioni appaltanti di fornire notizie di tipo statistico su questi appalti, in particolare su stati di avanzamento dei lavori, perizie di variante o suppletive ed eventuali interruzioni sopravvenute. Ciò, per “intraprendere azioni a difesa della categoria, in considerazione dei ribassi anomali di aggiudicazione”.

Il risultato dell’indagine è che solo il Comune di Palermo e l’Iacp di Messina hanno risposto fornendo le informazioni richieste (che confermano ritardi o addirittura blocco dei cantieri); l’Autorità portuale di Palermo ha scritto che “ai sensi dell’art. 24 comma 3 della legge 241 del 1990 non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle Pubbliche amministrazioni”; l’Urp dell’Anas ha risposto che ha trasmesso la nota all’ufficio protocollo; silenzio invece da tutti gli altri enti.

Dunque, nessuna notizia è stata fornita su nove delle undici opere pubbliche. Motivo per cui l’associazione degli edili si è rivolta anche al presidente della Regione e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta.

“Per quanto riguarda le gare d’appalto con importo superiore ai cinque milioni di euro – spiega Renato Cannizzo, dirigente della segreteria tecnica dell’Urega, l’Ufficio regionale gare della Sicilia – c’è una normativa europea che obbliga a seguire il criterio del massimo ribasso. L’azienda è tenuta a portare i giustificativi del ribasso ma, una volta verificati i preventivi, non possiamo far altro che rispettare la legge. Esiste, poi una seconda procedura che riguarda gli importi inferiori ai cinque milioni ed è quella dell’esclusione automatica. In questo caso, stabilito un equo ribasso (percentuale che si ottiene con una serie di calcoli matematici), si affida l’appalto a chi, per difetto, si avvicina di più alla cosiddetta ‘soglia di anomalia’”. Ed è proprio su quest’ultima procedura che si concentra l’Ance Sicilia: “In attesa di una riforma complessiva del settore – dicono – proponiamo al governo regionale e all’Ars di emanare una deroga transitoria, con unico articolo, che consenta di applicare in Sicilia la procedura di esclusione automatica delle offerte anomale anche ai bandi di gara per opere di importo superiore ai 5 milioni di euro”. Un modo per tagliare, sul nascere, le ali ai ribassi eccessivi, in modo da arginare un fenomeno che nel solo campione preso in esame dall’Ance parla di 10 opere bloccate per un importo complessivo di 92 milioni di euro, aggiudicate fra il 2009 e il 2011 con ribassi anomali superiori al 45% rispetto all’importo a base d’asta.

“Si tratta di un’esigenza che condividiamo – commenta l’assessore Bartolotta – e stiamo cercando una soluzione che sia compatibile con la normativa nazionale ed europea. Contemporaneamente, nel giro di pochi giorni, istituiremo un tavolo per avviare un percorso di riforme sugli appalti pubblici in Sicilia”.

Queste le 11 opere prese in esame.

Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici, di condizionamento, idrici e antincendio dell’aerostazione “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi, importo 8,33 milioni, aggiudicata il 13 ottobre 2009 con ribasso del 47,25%.

Gesap: manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle infrastrutture dell’aeroporto, importo 6,32 milioni, aggiudicata il 29 dicembre 2009 con ribasso del 53,12%.

Gesap: manutenzione straordinaria su impianti elettrici primari e secondari dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”, importo 5 milioni, aggiudicata il 22 dicembre 2009 con ribasso del 54,03%.

Autorità portuale di Palermo: consolidamento dei cassoni ad angolo tra la banchina di Riva e il molo trapezoidale del porto commerciale di Termini Imerese, importo 16,11 milioni, aggiudicata il 18 dicembre 2009 con ribasso del 50,41%.

Autorità portuale di Palermo: riqualificazione e avanzamento del molo S. Lucia del porto di Palermo, importo 16,9 milioni, aggiudicata l’11 marzo 2011 con ribasso del 48,92%.

Autorità portuale di Palermo: ripristino statico dei piazzali del porto commerciale e rifacimento degli impianti e arredi del porto di Termini Imerese, importo 9,6 milioni, aggiudicata il 7 ottobre 2011 con ribasso del 52,24%.

Anas: manutenzione straordinaria barriere di sicurezza dal Km 0 al Km 34 della Ss 624 Palermo-Sciacca, importo 20,6 milioni, aggiudicata il 30 luglio 2010 con ribasso del 47,78%.

Comune di Palermo: valorizzazione degli assi monumentali del centro storico: riqualificazione urbana di Piazza Marina, Piazza Bologni e Piazza della Vittoria, importo 9,39 milioni, aggiudicata il 28 gennaio 2011 con ribasso del 48,01% (dalla risposta fornita si evince che nel 60% del tempo stabilito per la consegna dei lavori è stato eseguito solo il 20% delle opere programmate).

Iacp di Messina: costruzione di 40 alloggi popolari in località Minissale del Comune di Messina, importo 4,9 milioni, aggiudicata il 13 luglio 2011 con ribasso del 46,37% (la risposta fornita conferma il blocco dei lavori per problemi burocratico-amministrativi).

Provincia regionale di Enna: ammodernamento Sp 18 “Agira-Nicosia”, importo 1,8 milioni, aggiudicata il 12 ottobre 2011 con ribasso del 46,45% (revocata per mancanza di fondi e riassegnata il 2 maggio 2012).

Provincia regionale di Trapani: messa in sicurezza della Sp 38 “Mazara del Vallo-Torretta Granitola”, importo 2,5 milioni, aggiudicata il 26 luglio 2011 con ribasso del 49% (aggiudicazione provvisoria il 18 novembre 2011).

Ultimo aggiornamento
La replica di Gesap: “La comunicazione dell’Ance è priva di fondamento”

La notizia riportata dall’Ance Sicilia secondo la quale tre appalti della GESAP risulterebbero in ritardo o addirittura “bloccati” è del tutto priva di fondamento. Gli appalti citati – che fanno riferimento a contratti quadro, ovvero a plafond di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria i cui interventi vengono poi affidati di volta in volta per il tramite di c.d. ordini attuativi – procedono secondo le esigenze della Stazione appaltante e compatibilmente con il finanziamento degli stessi (Fondi Fas), formalizzato dalla Regione sciliana solo a metà del 2011 e cioè molto tempo dopo l’aggiudicazione degli stessi (2009). In tal senso, non è fin qui pervenuta alcuna comunicazione da parte delle società aggiudicatarie dei citati contratti, di un qualche affanno nella esecuzione degli stessi o della volontà di recedere dagli stessi. Pertanto, la comunicazione dell’Ance Sicilia costituisce solo una illazione, peraltro gravemente destabilizzante per i rapporti tra la Gesap e l’Enac, nonché per i lavoratori impegnati nei citati contratti.


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