Ricoverato in fin di vita: sta bene - Live Sicilia

Ricoverato in fin di vita: sta bene

L'Ismett

Sarà dimesso nei prossimi giorni l'immigrato di 22 anni che lo scorso 19 luglio si trovava nella stiva del barcone in avaria al largo di Lampedusa.

PALERMO- Sta bene e sarà dimesso nei prossimi giorni dall’Ismett di Palermo, l’immigrato di 22 anni che lo scorso 19 luglio si trovava nella stiva del barcone in avaria al largo di Lampedusa. Proveniente dal Mali, il giovane si era imbarcato in Libia su un barcone ed era tra quelli che avevano trovato posto nella stiva dell’imbarcazione, dove 29 suoi compagni di viaggio hanno perso la vita per l’inalazione di monossido di carbonio e di altri fumi tossici. Le sue condizioni di salute sono apparse estremamente gravi fin dal suo ricovero presso la seconda rianimazione dell’Ospedale Civico di Palermo, da dove i sanitari hanno richiesto l’intervento di un’équipe dell’Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione (Ismett) per sottoporre il paziente a respirazione con un polmone artificiale grazie ad un sistema di circolazione extra-corporea (Ecmo).

Dopo l’impianto è stato trasferito alla terapia intensiva dell’Ismett. “L’Ismett fa parte della rete Respira, network nazionale di 16 terapie intensive, promosso nel 2009 dal Ministero della salute per fronteggiare il virus A tipo H1N1 – sottolinea Antonio Arcadipane, direttore del dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’Ismett e responsabile per la Sicilia della rete Respira -. E’ uno dei pochi centri attivi nel Meridione ed è la struttura che in Italia ha eseguito più trasporti in elicottero di pazienti sottoposti ad Ecmo (21 trattamenti dall’inizio dell’anno)”. Per consentire una ripresa completa, il paziente è stato trasferito al centro di riabilitazione del San Raffaele Giglio di Cefalù, diretto da Giuseppe Galardi, dove in corsia è scattata la gara di solidarietà per fornire al giovane indumenti e quanto necessario prima delle dimissioni.

(Fonte ANSA)


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