CATANIA – Il Tribunale del riesame di Catania, presieduto da Maria Grazia Vagliasindi, ha ridotto da 10 a 5 mesi la sospensione dalla professione disposta dal Gip di Catania per i tre medici indagati per omicidio colposo e falso ideologico per la morte della piccola Nicole, la neonata deceduta il 12 febbraio scorso, poche ore dopo la nascita avvenuta nella clinica Gibiino, mentre era in ambulanza diretta a Ragusa. Il provvedimento riguarda il neonatologo Antonio Di Pasquale, la ginecologa Maria Ausilia Palermo e l’anestesista Giovanni Alessandro Gibiino, che potranno tornare in servizio dal prossimo 27 dicembre. Il Tribunale del riesame, con il suo provvedimento, ha annullato l’ordinanza del Gip relativamente a tre falsi su quattro che sarebbero stati realizzati dai medici. Resta contestato un esame sulla natalità eseguito dopo il parto. Questo, secondo la valutazione dei giudici, ridimensiona nella sua gravità il quadro accusatorio. Resta infatti l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Sono rimasti tre gli indagati, per omicidio colposo, nell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole, la neonata deceduta il 12 febbraio scorso, poche ore dopo la nascita avvenuta nella clinica Gibiino di Catania, mentre era in ambulanza diretta a Ragusa. Sono il neonatologo Antonio Di Pasquale, la ginecologa Maria Ausilia Palermo e l’anestesista Giovanni Alessandro Gibiino, ai quali il Tribunale del riesame ha ridotto da 10 a 5 mesi la sospensione dal servizio. Il Gip Gaetana Bernabò Di Stefano, accogliendo la richiesta dei Pm Alessandra Tasciotti e Angelo Brugaletta, ha disposto l’archiviazione delle posizioni dell’operatore del 118 Vincenzo Mirabile e della responsabile della struttura, Isabella Bartoli, degli anestesisti Sebastiano Ventura e Adolfo Tomarchio e dei neonatologi Salvatore Cilauro e Alessandro Rodonò, che erano in servizio negli ospedali Policlinico e Santo Bambino di Catania. “Gli eventuali disservizi nella gestione delle emergenze neonatali – hanno scritto i magistrati della Procura nella richiesta di archiviazione – riguardano profili più ampi, attinenti alle carenze organizzative della sanità nazionale e locale non imputabili a singoli individui”. (ANSA).