PALERMO – L’incontro è durato più di tre ore. Alla fine, il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore all’Energia Vincenzo Figuccia e i dirigenti del ministro per l’ambiente guidato da Giampiero Galletti, si sono lasciati con una intesa generale: presto potrebbe arrivare una proroga ai poteri speciali e quindi all’uso delle discariche, almeno per altri tre o quattro mesi. La scadenza è prevista per il prossimo 15 dicembre: il rischio sarebbe il collasso del sistema. Nel frattempo, il governo regionale e quello nazionale ragioneranno insieme su un piano rifiuti che possa finalmente far superare l’emergenza.
Questo trapela al termine del vertice di oggi a Roma nel corso del quale si sarebbe anche affrontato il nodo della scarsa raccolta differenziata in Sicilia. Le maggiori criticità, è emerso nel corso della riunione, riguardano le città più grandi: Palermo, Catania e Messina. Una crescita netta della raccolta differenziata in quelle città è uno dei primi obiettivi del governo regionale. Riguardo ai termovalorizzatori, il tema sarebbe stato solo sfiorato, ma dalla Regione sembrerebbe emergere al momento la volontà di pensare a forme alternative di smaltimento. A cominciare dal trasporto dei rifiuti all’estero.