Rifiuti, la Fit Cisl all'Antimafia: "Renda pubblici | gli esiti dei controlli sulle discariche" - Live Sicilia

Rifiuti, la Fit Cisl all’Antimafia: “Renda pubblici | gli esiti dei controlli sulle discariche”

Benigno: "Sarebbe un gesto di trasparenza che porrebbe fine da subito alla cultura di coloro che cercano di occultare le loro incapacità alimentando dubbi sospetti e illazioni".

il caso
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PALERMO – “Invitiamo i parlamentari della Commissione regionale antimafia a rendere pubblico subito l’esito dei controlli antimafia sulle imprese che gestiscono le discariche in Sicilia, a partire da quelle pubbliche guidate da politici che pertanto devono dare per primi l’esempio. Dati, del resto, già in possesso della Regione. Sarebbe un gesto di trasparenza che porrebbe fine da subito alla cultura di coloro che cercano di occultare le loro incapacità alimentando dubbi sospetti e illazioni”. Ad intervenire così sui controlli antimafia sui gestori di discariche autorizzate dalla Regione svolti in questi giorni dalla Commissione regionale antimafia è Amedeo Benigno Segretario Fit Cisl Sicilia.

“Un contesto simile è utile solo a chi ha bisogno di una situazione nebulosa per muoversi meglio, ci chiediamo chi ha interesse a parlare d’altro e non dell’esito dei controlli antimafia sui gestori delle discariche. Servono nomi e cognomi dei gestori eventualmente ritenuti condizionati dalla mafia – aggiunge Benigno -, lavorare in un impresa mafiosa è in primis un danno per i lavoratori, ed è per questo che sollecitiamo la pubblicazione dei controlli antimafia”. Benigno conclude “intanto la gestione rifiuti in Sicilia continua a mostrare le sue lacune. Nonostante, infatti, la Regione abbia infatti inviato i commissari straordinari negli Ato, continuano quei comportamenti poco trasparenti e le gravi criticità non risolte che portano a situazione ancora esistenti, come il mancato pagamenti degli stipendi dei lavoratori ( come accade dell’Ato Pa1) o ancora peggio al licenziamento di lavoratori come avvenuto nel caso dei 172 operai licenziati dal Coinres che hanno già concluso il periodo di sussidio di disoccupazione. Il diritto dei lavoratori violato viene messo a tacere rispetto alla lotta politica per le poltrone in giunta, sono quindici anni che viviamo di emergenza andando avanti con le scorciatoie”.


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