SIRACUSA – “Le dichiarazioni del ministro Galletti, rilasciate durante il Question Time in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Sofia Amoddio sulla vicenda dei rifiuti speciali dell’ILVA stoccati a nella discarica CISMA di Melilli/Villasmundo, ci lasciano senza parole.” Lo scrivono in una nota Carmelo Sardegna, portavoce Regionale Federazione dei Verdi, e Giuseppe Patti, Consigliere Nazionale Federazione dei Verdi. “Cosa vuole dire – prosegue il comunicato – che i rifiuti dell’ILVA vengono stoccati nella discarica CISMA a Melilli/Villasmundo provvisoriamente e temporaneamente? Forse che una volta risolto il problema delle autorizzazioni relative alla realizzazione di un impianto di smaltimento interno ad ILVA a Taranto se li verranno a riprendere? Il ministro Galletti attua una politica antica e stantia, quando ribadisce lo stanziamento di 62 milioni di euro destinati al SIN di Priolo, come a voler pagare un conto per il disturbo arrecato. Quali accordi sono stati presi tra le parti politico amministrative, Regione Sicilia e Regione Puglia, e tra gli enti preposti al controllo, ARPA, ASP, Autorità Portuale di Augusta, quali interventi a tutela della salute pubblica sono stati predisposti? Questo è il grado di attenzione che si pone sugli strascichi di uno dei più grandi disastri ambientali del nostro paese da parte del Governo Crocetta, che da il senso della volontà non di rivoluzionare, ma di smantellare il sistema siciliano trasferendo le competenze legate ai rifiuti dall’assessorato all’Ambiente a quello all’Energia. Questa è l’attenzione che il Governo Crocetta ha nei confronti di un territorio che ha già visto perdere dei finanziamenti destinati alle bonifiche e richiamati a Roma. Riteniamo che le Autorizzazioni Integrali Ambientali rilasciate nel 2008 e nel 2013 si sommano nelle loro prescrizioni e che quindi il parere espresso dall’ufficio per le aree ad alto rischio industriale, sull’esclusività della provenienza dei rifiuti conferiti dal solo territorio del siracusano, sia fortemente vincolante e attualmente vigente”.
La nota degli ambientalisti dopo le dichiarazioni del ministro
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