PALERMO – “La riforma dei rifiuti proposta dal governo regionale è gattopardesca, finge di cambiare tutto per non cambiare nulla”. È la posizione espressa dal gruppo parlamentare del PD all’Ars in merito alla riforma del piano regionale dei rifiuti (che da domani sarà all’esame dell’Aula, all’Ars) emersa nel corso di un incontro che si è tenuto nella Sala Mattarella, a Palazzo dei Normanni, fra i deputati regionali del PD e sindaci, amministratori ed organizzazioni sindacali del settore.
“È stato un confronto utile e costruttivo con chi ha davvero il polso della situazione sul territorio – ha detto il capogruppo Giuseppe Lupo – siamo d’accordo con i sindaci, questa riforma non risolve uno solo dei problemi che abbiamo di fronte”.
La proposta del governo, secondo il PD, rischia di creare contraccolpi anche sull’occupazione. “A questo proposito – dicono i deputati PD – proponiamo di modificare la parte della riforma che prevede la messa in liquidazione delle attuali SRR per creare nuovi enti di gestione, e di prevedere invece l’adeguamento delle società esistenti attraverso modifiche agli statuti. In questo modo – aggiungono i deputati PD – si garantirebbe l’occupazione del settore e si eviterebbe di scaricare sui Comuni, e dunque sui cittadini, i debiti delle società”.
Tra le proposte di modifica avanzate dal Pd al piano presentato dal governo vi è la riduzione del numero degli Ato a cinque, rispetto ai nove previsti.