AGRIGENTO – Quattro partite, quattro partite. Il maestro Rigoli non ne sbaglia una e riesce a vincere quella che è una vera propria “battaglia” contro l’Ischia in un campo di fango in cui i giocatori hanno dato tutto per rilanciarsi in classifica e regalare ai tifosi una grande vittoria nel giorno di San Valentino. I giocatori sono quasi gli stessi della gestione Legrottaglie, ma la squadra sembra un’altra. Grinta, carattere e gioco caratterizzano questa nuova Akragas: “Già contro Cosenza e Catanzaro avevamo dimostrato un grande carattere – commenta il tecnico arrivato a gennaio – oggi ci siamo superati: era una partita difficile in un campo dove era difficile stare in piedi, di fronte avevamo una squadra tosta che nelle ultime partite era andata sempre a segno. Il campo di oggi non ci ha aiutato, anzi ha avvantaggiato gli avversari che in avanti hanno giocatori abili a sfruttare queste caratteristiche”.
Gli uomini più rappresentativi di questa vittoria contro l’Ischia, Madonia e Di Piazza, Rigoli li porta in sala stampa con sé: “Sono soddisfatto degli attaccanti che ho – spiega il mister – non scopro certo io che sono attaccanti di valore. Ho degli uomini, e sottolineo uomini, prima ancora che giocatori, di grande carattere. Questi successi sono arrivati grazie a loro, non ho la bacchetta magica”. Il mister non si esalta e spegne sul nascere qualunque fuoco: «Non voglio sentir parlare di altri obiettivi che non siano la salvezza, dobbiamo conquistarla anche all’ultima giornata, questo è il nostro progetto”. Di salvezza parla anche Di Piazza, autore del gol che apre la partita a metà del primo tempo: «Siamo sempre noi, ci siamo trasformati. Stiamo dando delle risposte, anche prima volevamo segnare ma non ci riuscivamo. Adesso pensiamo alla salvezza, poi ci divertiamo”.
Soddisfatto è anche il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi: “Vincere oggi era molto importante – spiega l’imprenditore agrigentino – il dodicesimo posto ci dà grande soddisfazione, a Legrottaglie abbiamo concesso numerose opprtunità ma non voglio parlare del passato: oggi c’è la mentalità vincente, i ragazzi sono motivati e i risultati arrivano”.