“Il governo ha stanziato due miliardi di euro a favore del Provveditorato alle opere pubbliche della Calabria e della Sicilia che saranno disponibili tra non più di due mesi”. Così il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Maria Reina, intervenendo all’incontro organizzato a Marsala dall’Ance, ha annunciato la pioggia di fondi che dovrebbe ridar slancio e ossigeno al settore edilizio sull’isola. La promessa, però, non viene accolta con molto entusiasmo dai giovani costruttori, animati piuttosto da una particolare diffidenza: “Non crediamo all’arrivo di queste somme – ha detto Giuseppe Molé, presidente dei giovani imprenditori dell’Ance Sicilia – E’ solo una bolla di sapone. La verità è che per superare lo stato di stallo, l’imprenditoria edile siciliana ha deciso di accogliere le richieste di lavoro che giungono dalla Tunisia, dal Marocco e dall’Egitto. Nei prossimi dieci anni sono previsti nei Paesi Arabi investimenti per 25 miliardi di euro. Le imprese edili siciliane – ha concluso Molè – intendono mettere a disposizione la propria esperienza per intraprendere politiche finalizzate alla crescita economica dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
Rilancio del settore edilizio. Il Governo promette due miliardi di euro
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