RIPOSTO. AGGIORNAMENTO. Si è conclusa solo alle 14 e 20 l’eclatante protesta dell’uomo, sceso dal monumento dopo circa 5 ore. La lunghissima trattativa ha visto protagonisti anche il sostituto procuratore di Catania Agata Santonocito e il comandante del Nucleo Operativo dei carabinieri di Catania, il colonnello Michele Piras.
E’ una storia di disagio e solitudine quella che fa da contorno al gesto estremo di un uomo, di nazionalità tunisina, che da questa mattina è arrampicato in cima al monumento dedicato ai marinai, eretto davanti al primo bacino del Porto di Riposto. Il 38enne ha portato con sé la foto di un bambino, il figlio, ed una bottiglia riempita di benzina, con la quale minaccia di cospargersi e poi darsi fuoco. Nell’area, cinturata dalle forze dell’ordine, sono giunti Carabinieri, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco ed un’ambulanza. Da ore ormai si tenta in ogni modo di convincere l’uomo a non commettere sciocchezze ed a scendere dal monumento. Finora tutti i tentativi, però, sono caduti nel vuoto. L’uomo chiede di poter ottenere l’affidamento del figlio di pochi anni, che vivrebbe con la madre in provincia di Reggio Emilia. Ha raccontato di non vederlo da quando aveva appena tre mesi.
I carabinieri starebbero cercando di organizzare una video chiamata per consentirgli di parlare con il bambino. Una circostanza che potrebbe servire a calmarlo, visto l’evidente stato di agitazione in cui si trova. Non è chiaro se l’ex compagna abbia ottenuto l’affidamento del minore per via giudiziaria. Intanto il 38enne, che è sottoposto agli arresti domiciliari per furto in un’abitazione di Macchia di Giarre, sarà arrestato con l’accusa di evasione.