Centri Tim chiusi oggi a Palermo e in tutta Italia. Il motivo, come spiega un cartello affisso sull’esercizio di Via Libertà, è lo sciopero dei dipendenti che si oppongono alla decisione dell’azienda di avviare un licenziamento collettivo di 450unità in tutta Italia. Una ventina di persone solo a Palermo.
“Un licenziamento inspiegabile – dice il segretario regionale della Fistel Cisl Francesco Assisi – perché non c’è alcuna motivazione concreta e plausibile. Ci hanno spiegato che questi tagli sono legati a esuberi nel servizio 1254. Ma noi li consideriamo strumentali”.
Licenziamenti “forzati”, che si aggiungono agli esuberi di 5000 lavoratori già fissati l’anno scorso dall’azienda. Un’azienda che, secondo i rappresentanti sindacali, non versa certo in cattive acque: “La Telecom è solida e sta bene sul mercato. Noi stessi in precedenza – aggiunge Assisi – abbiamo partecipato al risanamento dell’azienda accettando le proposte di mobilità. Ma questi tagli sono davvero inaccettabili. Se licenzia un’azienda in salute come la Telecom c’è davvero da preoccuparsi”.
Intanto, però, la procedura che porterà ai paventati tagli è già partita: “Abbiamo 45 giorni per impugnarla. Se non cambierà nulla, entro 70 giorni verranno spedite le prime lettere di licenziamento”.
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