Vito Branca si è dimesso dalla presidenza di Riscossione Sicilia. La comunicazione è arrivata alla commissione Bilancio dell’Ars. L’avvocato (e cavaliere di gran croce, come si firma nella missiva) catanese comunica di avere rassegnato le dimissioni il 16 scorso al cda, a far data dal 31 ottobre. Branca spiega che il lavoro per il transito del servizio di riscossione all’omologo ente statale è ormai alle battute finali. Nella sua lettera Branca segnala le difficoltà della società partecipata a a garantire la continuità aziendale alla luce del blocco dell’attività di riscossione conseguente al Covid.
Nicola D’Agostino, deputato regionale di Italia viva, che aveva sollecitato l’uscita di scena dell’avvocato catanese, commenta: “Finalmente una buona notizia: Branca va via. È stato un duro braccio di ferro con il Presidente Musumeci per convincerlo a sbarazzarsi di lui. Riscossione Sicilia non meritava questo trattamento e francamente credevamo che sarebbe stato rimosso prima e in fretta”. Nei giorni scorsi Repubblica aveva dato notizia di un carteggio tra Branca e il ragioniere generale della Regione Ignazio Tozzo relativo agli stipendi del presidente, che per la Regione andavano sospesi: Branca rispondeva che riteneva l’assemblea della società l’unica legittimata a pronunciarsi in merito.