Rivolta contro la Tarsu:|"No all'aumento" - Live Sicilia

Rivolta contro la Tarsu:|”No all’aumento”

Il 2009 si è già annunciato come un anno di forti rincari sotto il profilo degli oneri fiscali a carico dei cittadini. Un panorama nel quale a rivestire un ruolo “principe” sarà soprattutto la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che potrebbe essere incrementata addirittura del 30 per cento.

Un’ipotesi di aumento definita “indispensabile” dall’amministrazione comunale di Palermo per aggiornare il contratto di servizio con le aziende di raccolta dei rifiuti, ma che non ha perso tempo a scatenare forti polemiche soprattutto da parte delle categorie produttive schierate compatte sotto la guida di Confindustria e Confesercenti. “E’ una cosa inaccettabile – spiega il presidente di Confindustria Palermo Nino Salerno – che piegherebbe il sistema delle imprese pregiudicando seriamente il mantenimento dei livelli occupazionali. Un’ impresa che nel 2006 pagava 96 mila euro, divenuti già 170 mila nel 2007, l’anno prossimo arriverebbe ad un esborso fiscale di 255 mila euro. E sarebbe insostenibile”. Un appello raccolto, in primis, dalla Provincia. A palazzo Comitini, infatti, nei giorni scorsi è stata presentata in Consiglio una mozione per bloccare l’aumento della Tarsu da parte delle amministrazioni comunali della provincia di Palermo. Un atto proposto da An ma che, in virtù della sua importanzae del suo interesse generalizzato, trova il supporto trasversale dei partiti: dal Mpa al Pd passando per Idv e Prc. “E’ un atto a tutela dei cittadini e delle attività produttive che in questa congiuntura economica non possono sostenere ulteriori tassazioni – sostiene il consigliere Antonio Rini tra i promotori della mozione -. Abbiamo sentito il dovere di raccogliere le istanze dei tanti cittadini che hanno chiamato l’ente provincia per chiedere sostegno contro il paventato aumento”. Parole, quelle di Rini, cui fanno eco quelle del presidente del consorzio Asi Alessandro Albanese e di Roberto Helg: “Non si possono chiedere alle imprese ulteriori sacrifici in questo periodo di crisi dei fatturati e della produzione – dice Albanese -. Tra l’altro, le industrie raccolgono e smaltiscono i propri rifiuti in maniera differenziata. Si dovrebbe anzi applicare uno sconto sulla Tarsu”. Più critico il presidente della camera di commercio: “Le nostre imprese avevano già mal sopportato il precedente aumento a fronte di un servizio di dubbia qualità, viste le condizioni delle strade della città”.


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