CATANIA. L’unica arma per superare la crisi? La cooperazione tra le forze sociali. Questo l’ appello che Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl, lancia all’indirizzo del nuovo sindaco, Enzo Bianco. La soluzione per uscire dall’impasse della crisi è cooperare perché, secondo Rotolo, la fase e cambiata e servono soluzioni nuove. Investimenti sulle infrastrutture e snellimento della burocrazia sarebbero, a suo avviso, gli strumenti migliori per creare una condizione favorevole allo sviluppo industriale.
Cosa pensa della affermazione di Enzo Bianco alla guida della città?
A nome di tutta la Cisl faccio al nuovo sindaco i migliori auguri di buon lavoro. Vorrei, però, sottolineare il fatto che l’alta percentuale di astensionismo, che ha caratterizzato questa tornata elettorale, deve fare riflettere sul fatto che c’è un alto tasso di sfiducia della gente rispetto alla politica. Mi auguro che, a partire da Catania, i cittadini possano riappassionarsi alla politica.
Qual è l’appello che la Cisl vuole lanciare all’indirizzo del nuovo sindaco?
La crisi ci impone un maggiore confronto e una cooperazione finalizzati a costruire un clima positivo per Catania: servono nuovo lavoro produttivo, servizi sociali per le famiglie e una tassazione più equa e attenta ai bisogni dei cittadini meno abbienti. La priorità, però, resta il lavoro. A differenza di quanto avveniva in passato, l’amministrazione non potrà creare nuovi posti di lavoro, la crisi delle società partecipate è sotto gli occhi di tutti. L’ unica strada da percorrere è quella del confronto tra sindacati, imprese e amministrazione per costruire sul territorio le condizioni (come le infrastrutture e una burocrazia snella) per favorire lo sviluppo industriale, turistico e commerciale.
L’ Etna Valley è stata un fiore all’occhiello della Catania targata Bianco, da dove ripartire?
A differenza di tanti anni fa, oggi con la crisi il mercato del lavoro e il sistema industriale sono totalmente cambiati. Serve competitività, anche il ruolo del sindacato è mutato: oggi dobbiamo garantire una maggiore produttività delle imprese. Bisogna lavorare insieme per una buona gestione della cosa pubblica e quindi riqualificare la zona industriale, che vuol dire eliminare gli impedimenti burocratici che non servono a raggiungere gli obbiettivi, e investire sulle infrastrutture, in modo particolare l’aeroporto. Dobbiamo fare in modo che ci sia una programmazione pluriennale finalizzata a trovare soluzioni per uscire dalla crisi. Servono soluzioni che diano fiato all’emergenza ma soprattutto bisogna pianificare il lavoro produttivo. Troppe imprese hanno chiuso, troppe aziende vivono uno stato di profonda crisi. Ripeto, dobbiamo fare fronte comune. Un intervento ineludibile riguarda il recupero dell’ evasione fiscale, già la vecchia amministrazione aveva svolto un buon lavoro su questo aspetto. E’ un modo per garantire risorse e agevolare la messa in moto della macchina comunale. Una cosa è certa: bisogna cooperare e trovare soluzioni nuove.