Dopo la visita di Gianfranco Fini, a sostegno di Alessandro Aricò arriva oggi Francesco Rutelli. L’ex sindaco di Roma, leader nazionale di Alleanza per l’Italia, ha incontrato i palermitani all’Astoria Palace Hotel, presentando il candidato dei finiani e dei lombardiani come espressione di una “scelta di discontinuità”: “In una città che si trova non sull’orlo del baratro – ha detto – ma dentro al baratro del dissesto economico, il cambiamento si può fare con i giovani ma anche con figure di esperienza. Non ci si può affidare a dilettanti allo sbaraglio”.
Ecco cosa ha impedito al Terzo Polo di ricompattarsi per queste amministrative palermitane. I casiniani, infatti, corrono con Pdl e Grande Sud per Massimo Costa, ma Alessandro Aricò annuncia davanti all’assemblea che “al ballottaggio chiederemo agli amici dell’Udc di sposare il nostro progetto”. “La Sicilia – ha spiegato Rutelli ai cronisti – è sempre stata un laboratorio nazionale, anche Berlusconi è partito da qui. Ecco perché le elezioni sono importanti. Dalla Sicilia partiranno i nuovi equilibri”. Ma non solo a livello nazionale. Le elezioni si avvicinano anche per la Regione su cui “il presidente” – come lo ha chiamato anche Aricò – non si pronuncia. “L’esperienza con cui si sta chiudendo questa legislatura non può essere del tutto dispersa. Servono alleanze solide in un momento in cui la regione siciliana ha problemi enormi” afferma invece il coordinatore provinciale Bartolo Fazio, in vista di una riproposizione di questo schieramento anche nelle elezioni annunciate per questo autunno.
“Aspettiamo questo passaggio giudiziario” taglia corto Rutelli sulle dimissioni del governatore della Regione, che come annunciato dallo stesso presidente Lombardo dovranno arrivare prima del rinvio a giudizio. Aricò, di fronte al suo pubblico, non risparmia attacchi a un Pdl che “si sta lacerando in Lombardia e anche in Sicilia non ha più questo grande bacino di voti”, e a una sinistra che “non si è messa d’accordo neanche con le primarie, tant’è che Orlando ha ripresentato la sua candidatura. Un ritorno al passato che non vogliamo”.
“Stop al sistema di assistenzialismo delle clientele create dal sindaco che lo sa fare” è l’altro affondo riservato a Leoluca Orlando mentre il candidato di Fli, Mpa e Api parla delle sue proposte per Palermo, che vanno dall’istituzione di un protocollo elettronico per ogni tipo di pratica fino alla rimozione delle zone blu. A risolvere la situazione di questo “comune sull’orlo del fallimento per la sciagurata amministrazione degli ultimi anni” – usando le parole di Fazio – ci pensa dunque Alessandro Aricò, che ha ammesso in prima battuta i propri tentennamenti sulla candidatura a sindaco. “Adesso lo so – dice alla platea – vi prometto che sarò i miglior sindaco di questa città se voi mi aiuterete a governare questa città”.