Ryanair contro il decreto prezzi, meno voli per Sicilia e Sardegna - Live Sicilia

Ryanair contro il decreto prezzi, meno voli per Sicilia e Sardegna

La replica dell'Enac: sul trasporto aereo c'è un oligopolio, serve un intervento
TRASPORTO AEREO
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MILANO – I nuovi voli previsti da Ryanair in partenza da Orio al Serio (Bergamo) e Malpensa (Varese) “saranno solo internazionali” mentre l’offerta domestica “risentirà dello stupido decreto tariffe del governo”.

L’attacco dell’Ad O’Leary al decreto prezzi

Lo ha affermato l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’ Leary presentando l’offerta invernale della compagnia. “Dopo la Sardegna, dove abbiamo ridotto i voli del 10% – ha aggiunto – quest’inverno toccherà alla Sicilia. I voli che prima avevano destinazioni domestiche grazie al decreto avranno destinazioni internazionali. Mentre incrementiamo le rotte internazionali da e per Milano quest’inverno, la crescita italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe più basse – attacca O’ Leary -. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti e nessun decreto italiano può limitare questa normativa”.

Le rotte invernali

La stagione invernale di Ryanair da Milano (Orio al Serio più Malpensa) prevede l’impiego di 2 nuovi aerei e 10 nuove rotte per un totale di 120, con destinazione Belfast (Regno Unito), Bruxelles (Belgio), Cluj e Iasi (Romania), Kaunas (Lituania), Lanzarote e Tenerife (Spagna), Lublino (Polonia), Rovaniemi (Finlandia) e Tirana. Potenziata anche l’offerta su altre 30 rotte internazionali già esistenti, tra cui Alicante, Barcellona, Malaga e Valencia (Spagna), Marrakech (Marocco) e Vienne (Austria). Da Milano Ryanair opera con 120 rotte, trasportando oltre 17 milioni di passeggeri l’anno. Una crescita del 10% generata da investimenti complessivi per 3 miliardi di dollari (2,8 miliardi di euro), con 30 aerei basati nei due scali e mille posti di lavoro tra membri dell’equipaggio ed ingegneri, che, a detta di O’ Leary sono “ben retribuiti”. Come sempre al lancio di una nuova stagione commerciale Ryanair offre le 10 nuove rotte alla tariffa di 29,99 euro per i primi due giorni.

L’Enac: sul trasporto aereo c’è un oligopolio, serve un intervento

Il presidente dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ) Pierluigi Di Palma definisce “surreale” l’intervista del ceo di Ryanair O’Leary. O’ Leary, per Di Parma, parla dell’Enac come di un “soggetto clown che avrebbe messo in piedi questa storia”, poi sottolinea lui stesso che la dinamica dei prezzi “non permette al consumatore di averne conoscenza anticipata” perché “dice: se l’aereo si riempie, alziamo i prezzi”.

“Per i cittadini delle isole e delle zone periferiche” e “nei momenti emergenziali è evidente che c’è necessità di un intervento normativo”, dichiara Di Palma. “Nel mercato aereo – continua Di Palma – assistiamo a un fenomeno in cui si creano oligopoli, in particolare nel caso di Ryanair che ha comprato altre compagnie come Air Malta, ma anche di altri, e quindi è evidente che non è più un libero mercato, ma c’è imposizione del prezzo e poca tutela del consumatore. Siamo tornati ai tempi di Meridiana e Alitalia in Sardegna quindi un intervento normativo è assolutamente necessario. E’ evidente che il Parlamento dovrà introdurre interventi migliorativi per evitare la censura comunitaria imponendo la possibilità del consumatore di conoscere i prezzi in anticipo”.

Il Codacons: da O’ Leary attacco al Paese, il governo intervenga

“Le dichiarazioni odierne dell’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’ Leary, contro l’Italia e il decreto del governo teso a calmierare i prezzi dei voli per le Isole, sono vergognose e devono portare ad interventi urgenti – si legge in una nota del Codacons, che si rivolge al Ministero dei Trasporti e all’Enac -. Quella di Ryanair, che ha definito il decreto ‘stupido e idiota, basato su dati spazzatura’, annunciando inoltre il rifiuto di comunicare all’Enac i prezzi medi dei voli, è una vera e propria ribellione alle leggi italiane, e una dichiarazione di guerra al nostro Paese con l’aggravante di ricorrere a minacce e ritorsioni, come il taglio dei voli per Sicilia e Sardegna, che finiranno per danneggiare unicamente gli utenti italiani del trasporto aereo. Per tale motivo riteniamo che il Ministero e l’Enac, ognuno per gli ambiti di propria competenza, debbano avviare approfondimenti urgenti circa le decisioni assunte da Ryanair contro il decreto sulle tariffe, arrivando a valutare, qualora ne sussistano i presupposti, la sospensione di tutte le autorizzazioni ad operare presso gli scali italiani concesse a Ryanair”.

La Cisl di Palermo: si scongiuri la riduzione dei voli

“Seguiamo con preoccupazione la polemica scaturita fra l’amministratore delegato di Ryanair Michael Ò Leary e il governo nazionale sul decreto prezzi, e l’annuncio del Ceo di ridurre i voli in Sicilia, a quanto pare tratte nazionali, potrebbe mettere a rischio nei territori di Palermo e Trapani la mobilità dei cittadini e il flusso turistico che come è noto, è cruciale per l’economia locale e per il futuro di tantissimi lavoratori, considerato il numero dei voli che la compagnia ha attualmente da e per i due scali di Falcone e Borsellino e di Birgi”.

Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia. “Giusto tenere a bada i prezzi, i rincari dei voli sono stati esorbitanti, cosi come per tutti i prezzi al consumo che ormai superano il limite tollerabile per le tasche dei lavoratori e dei pensionati, per non parlare di chi un reddito nemmeno ce l’ha. Ci auguriamo che la compagnia irlandese comprenda che l’unica via  non è ridurre i voli ma calmierare prezzi che sono diventati ingestibili e non solo nelle alte stagioni”. La Piana e Giordano concludono “ci auguriamo dunque che si possa avviare un dialogo produttivo fra le istituzioni nazionali, regionali e Ryanair, o, qualunque altra compagnia che possa garantire la continuità del flusso di traffico di passeggeri che son  giunti nei nostri scali in questi mesi, grazie anche a una progressiva destagionalizzazione del turismo”.


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