CATANIA – Insieme al telo mare, un libro e l’ipod c’è anche la mascherina nel borsone da spiaggia. Ma questo non ha messo freni ai tanti, che ieri, hanno affollato gli scogli e la sabbia nera di San Giovanni Li Cuti. Si sente nell’aria la voglia di normalità. Di poter mettere in archivio i mesi ‘in rosso’ e ‘arancione’. Un sabato “giallo” con temperature estive che ha permesso anche ai ristoratori, con tutte le limitazioni interne, di poter ritornare ai fornelli. L’accesso alla discesa a mare del piccolo borgo marinaro è presidiato dai poliziotti. E a ritmi costanti, pattuglie di carabinieri ma anche dell’esercito (del dispositivo ‘strade sicure’) hanno monitorato la zona al fine di controllare l’uso dei dispositivi di protezione e il rispetto del distanziamento sociale. Non sono mancate le raccomandazioni a chi magari non portava la mascherina, o la lasciava abbassata sul mento. Ma nello scorcio del porticciolo, tranne qualche eccezione, i catanesi ieri hanno dimostrato senso di responsabilità. Difficile certo mantenere le distanze “agli amanti della tintarella”.
Alla spiaggia nera di San Giovanni Li Cuti ieri era già estate.
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