Luglio, tempo di saldi e la prima città a partire, domani, con le vendite a prezzi scontati è Campobasso. A seguire, tra le grandi città, Napoli il 2 luglio, Bari, Bologna, Milano, Palermo, Roma, Torino, Venezia tutte il 4 luglio. Ultima, Bolzano dove gli amanti dello shopping dovranno attendere il 15 luglio per i loro acquisti. Interessante, anche per capire come reagiranno il mercato e i consumatori, è il “test” di Trento dove, grazie ad una recente legge Provinciale, per la prima volta i saldi estivi partono con le nuove regole di liberalizzazione con periodi stabiliti dagli stessi commercianti. Ogni famiglia – secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio – spenderà, in media, per l’acquisto di articoli in saldo, poco più di 240 euro per un valore complessivo di circa 3,6 miliardi di euro (il 12% circa del fatturato totale annuo del settore abbigliamento). Ecco alcuni consigli per gli acquisti.
1. Cambi – la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2 – Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3 – Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4 – Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federmoditalia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.